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giovedì 29 settembre 2011

"LO SPAZIO TEATROGIOCO" seminario per fare teatro con i bambini (scuola dell'infanzia)

   il prossimo seminario
 16-17 gennaio 2016 Roma

Il seminario di formazione "Lo Spazio TeatroGioco", con la metodologia Helga Dentale-Teatro in Gioco, si rivolge ad educatori, insegnanti, operatori teatrali  ed ha l'obiettivo di creare e favorire uno spazio creativo propedeutico al lavoro da svolgere con i bambini della scuola dell'infanzia, e di costruire uno spazio di gioco ed ascolto attivo attraverso il gioco del teatro.

Nel seminario gli operatori saranno guidati in un percorso espressivo e didattico finalizzato all'acquisizione di strumenti e metodologie operative per condurre giochi di espressione teatrale con i bambini.
  Tematiche del seminario:  Rilassamento creativo, percorsi di movimento creativo e pittura gestuale, costruzione dello spazio teatrogioco (giochi espressivi con il corpo e la voce, alfabetizzazione emotiva, personaggio teatrale, drammatizzazione), lavoro sulla fiaba (narrazione, creazione di uno spazio di ascolto condiviso), fiabe interattive (racconto, narrazione e drammatizzazione. Ulteriori svuluppi della fiaba: corporea, sonora, tattile, grafica).
Nel seminario verrà dato ampio spazio alle fiabe interattive come strumento espressivo e didattico da raccontare ed elaborare con i bambini. Ai corsisti verranno rilasciate dispense integrative per elaborare ulteriormente le tematiche trattate ed attestato di frequenza.

Ore formative: 10

Il prossimo seminario si svolgerà:  16 - 17 gennaio 2016 Rom

ULTIMI POSTI DISPONIBILI

per informazioni: 

Perchè questo percorso formativo? Perchè fare teatro con i bambini significa entrare in contatto con loro in modo ludico, creativo, espressivo. Ho lavorato per tanti anni come operatrice teatrale nelle scuole dell'infanzia, utilizzando la mia metodologia Teatro in Gioco. Ogni volta è stata un'esperienza unica, ricca, gratificante. Attraverso il gioco del teatro i bambini hanno contattato il proprio corpo da un punto di vista espressivo, giocando con il sè corporeo, muovendosi con energia e gioia in uno spazio da esplorare. Abbiamo drammatizzato e danzato fiabe, abbiamo giocato con le emozioni.. Questo bagaglio di esperienze, il percorso didattico ricco di giochi espressivi e teatrali, cerco di trasferirlo agli educatori che frequentano il corso di formazione. Per permettere loro di portare il linguaggio teatrale in classe condividendo con i bambini questa esperienza così coinvolgente e ricca di stimoli.


Recensione PORTALE DELL'INFANZIA E DELL'ADOLESCENZA - ministero politiche sociali




"Io racconto..tu ascolti..insieme giochiamo"  
libro di fiabe interattive di Helga Dentale
dal 3 marzo il libro   
si può ordinare in ben 15 book store 

   



edizioni passate del seminario Lo Spazio TeatroGioco:

sabato 13 e domenica 14 settembre 2014 Bari
sabato 05 e domenica 06 luglio 2014  NOVARA
sabato 08 e domenica 09 febbraio 2014 - Rm
sabato 06 e domenica 07 luglio 2013  - Rm
sabato 12 e domenica 13 gennaio 2013  - Rm
sabato 16 e domenica 17 giugno  2012 - Rm
sabato 14 e domenica 15 gennaio 2012 - Rm

mercoledì 28 settembre 2011

Corso di Formazione Teatrale per Educatori Asili Nido

“LO SPAZIO CRE-A(T)TIVO”

Il corso di formazione, con la metodologia Teatro in Gioco di Helga Dentale, ha l’obiettivo di creare e favorire l’elaborazione e lo sviluppo di uno spazio creativo  propedeutico al lavoro da svolgere con i bambini (attraverso il rilassamento, il movimento creativo e la pittura espressiva) e di costruire uno spazio attivo di ascolto e di gioco per entrare in contatto direttamente con i bambini (attraverso la fiaba).
Nel corso di formazione verranno elaborati e sviluppati due percorsi didattico-espressivi:
1) Spazio di Ascolto creativo fra educatori
2) Spazio di Ascolto attivo da proporre ai bambini
1) Ascoltarsi per ascoltare i bambini; contattare la propria creatività per stimolare la creatività dei bambini.  La creatività è una risorsa indispensabile e può essere sviluppata, potenziata, incanalata in percorsi espressivi ed artistici.
-     Rilassamento
-     Percorsi di pittura espressiva e gestuale
-     Percorsi di movimento creativo
2) Conosciamo tutti l’importanza della fiaba per il bambino, come strumento didattico, espressivo, creativo. Attraverso il racconto della fiaba possiamo creare uno spazio di ascolto attivo con i bambini e, attraverso la fiaba interattiva possiamo stimolare il bambino a partecipare direttamente al nostro racconto.
A tale fine saranno affrontati ed elaborate le seguenti tematiche:
- La voce narrante per raccontare le fiabe
- La struttura della fiaba
- Fiabe interattive
- Sviluppi creativi della fiaba
Il corso di formazione è generalmente strutturato in 10 ore.

In base alle esigenze specifiche dell'asilo il corso può essere strutturato anche in percorsi didattici più brevi o più lunghi. E' nostra intenzione creare e svolgere ogni volta un percorso formativo idoneo e rispondente alle esigenze del gruppo. 
Un gruppo numericamente ristretto (4-5 educatori) potrà usufruire di un percorso mirato, intensivo ed articolato in un unico incontro formativo di circa 4-5 ore.


Insegnante del corso:
Helga Dentale: Da oltre 12 anni si occupa di formazione teatrale nelle scuole, con i laboratori rivolti ai bambini e con i corsi di aggiornamento per gli educatori dell'asilo nido e i docenti delle scuole elementari. Nasce nel frattempo la metodologia di pedagogia teatrale “Teatro in Gioco” - Metodo Helga Dentale.
Nel 2006  è ideatrice, insieme a Fabio Filippi, dell'Unico Corso per Operatori Teatrali per Bambini a Roma. Il corso, attraverso il Metodo Helga Dentale, fornisce strumenti tecnici e metodologie operative per essere in grado di condurre un percorso espressivo - teatrale con i bambini  e diventa presto, in tutta Italia, un punto di riferimento per chi voglia affrontare questa professione.
Nel 2011, raggiunge l'XI° Edizione del corso per Operatori Teatrali ed oltre 150 corsisti.
Dal 2009, H. Dentale è Tutor per l' Università Roma Tre.
Dal 2012 Formatrice per il Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici del Comune di Roma
2012 Autrice del libro Io racconto..Tu ascolti..Insieme giochiamo! Libro di fiabe interattive
Le fiabe interattive: gioco e apprendimento Giocare e comunicare attraverso le fiabe interattive ...un'esperienza fantastica di gioc...







Per contatti: girasoliamoci@tiscali.it

sito: www.girasoliteatro.com


ALTRI CORSI di FORMAZIONE TEATRALE 

CORSO DI FORMAZIONE DOCENTI SCUOLA PRIMARIA  IL LINGUAGGIO TEATRALE A SCUOLA OBIETTIVI DEL CORSO: Permettere ai docenti di acquisire cono...

sabato 24 settembre 2011

UN TETTO DI STELLE...

Ho finito di scrivere una nuova performance teatrale. Non si rivolge ai bambini ma parla di bambini..E' stato forte ed emozionante scriverla..e mentre scrivevo, le idee, le suggestioni, le parole in alcuni momenti scorrevano quasi senza il mio controllo. Come un fiume in piena. Come spesso fa la creatività. Qualcosa si genera e scorre..

"Un tetto di stelle" racconta dei frammenti di vita che riguardano bambini di varie parti del mondo. Quasi una ninna nanna amara. Che vorrebbe dire, denunciare, trovare le parole adatte per esprimere un bisogno, un'urgenza. L'urgenza di guardare una realtà e di non chiudere gli occhi.
"Un tetto di stelle" racconta di dove dormono e di come vivono alcuni bambini. Chissà se sognano e cosa. Questa performance teatrale mi gira nella testa da un pò. Oggi ha preso vita e forma su carta. Nasce da una mostra che ho visto all'Auditorium e dalla lettura del rispettivo libro-catalogo "Dove dormono i bambini". James Mollison ha fotografato le camere di bambini di tutto il mondo, mettendo a fuoco volti, sguardi,realtà sociali e familiari completamente diverse. Alcune assolutamente normali e sane per un bambino, altre...decisamente no. Prima di questa mostra, assolutamente indescrivibile per quanto forte (come un pugno nello stomaco) ed emozionante, non avevo mai riflettuto su una cosa così semplice ed importante allo stesso tempo: ma dove dormono i bambini? Attraverso le fotografie dei bambini e delle loro camerette (luogo dei sogni, del riposo, luogo-simbolo di un universo sicuro...nell'immaginario collettivo e nelle pubblicità delle merendine) emerge con immediatezza uno spaccato della loro vita, il vissuto quotidiano, la realtà familiare e culturale di appartenenza. E non necessariamente si rimane agghiacciati di più da una realtà povera. 
Fa male vedere i bambini di paesi molto disagiati dormire in case di pietra, su cumuli di stracci per terra. O su un materasso all'aperto, sotto le stelle. 
Ma sconcerta anche vedere bambine ricche cresciute come piccole donne, nutrite con vagoni di bambole e con il rossetto e la messa in piega a sei anni. 
Si dovrebbe riflettere. Riflettere davvero su ciò che possiamo fare. Forse provare a mobilitarci per livellare la differenza fra paesi ricchi e poveri. Manifestando, parlando, sensibilizzando. Si, lo so, sembra un luogo comune. Ma con questa scusa che è un luogo comune finisce che non facciamo mai niente. Non possiamo sentirci perdenti ancora prima di cominciare una battaglia! Una battaglia sociale, che potrebbe iniziare anche assumendoci l'impegno di sostenere associazioni come l'Unicef che si occupano di questi problemi. Perchè nessun bambino dovrebbe dormire al freddo, o esposto ad un pericolo. Ma il problema, ovviamente diverso, sta anche nelle società ricche. E qui ci vorrebbe una rivoluzione culturale, educativa. A partire dai genitori. Perchè la ricchezza, i giocattoli, i "si" ad ogni richiesta non bastano a dare amore e a far crescere in armonia e serenità un bambino. Ma molti fanno finta di non saperlo. Perchè così è molto più facile.
Helga Dentale

Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza:
art. 2: Tutti i bambini del mondo hanno gli stessi diritti
art. 3: Tutti i bambini, per sviluppare armoniosamente la loro personalità, devono crescere in un ambiente familiare in un clima di serenità, amore e comprensione

Il libro è assolutamente da leggere e da guardare:
"Dove dormono i bambini",di J.Mollison ( edizioni contrasto)
C'è anche una meravigliosa ballata di Margaret Mazzantini, ed un contributo di Jovanotti.







UN PALCO FRA I LIBRI...

vedi la locandinaLaboratorio di espressione teatrale per bambini
Condotto da Helga Dentale e Fabio Filippi 

“Un palco fra i libri” è un'idea di Helga Dentale, condotto da Helga Dentale e Fabio Filippi.
UN PALCO FRA I LIBRI è un laboratorio teatrale creativo per permettere ai bambini di giocare e comunicare attraverso i propri strumenti espressivi:voce, corpo, emozioni. Nel laboratorio si gioca ad inventare, creare, interpretare! Sarà stimolante, curioso e divertente sperimentarsi e giocare con le storie, la lettura teatrale, il movimento creativo e le improvvisazioni...

Metodologia: Il laboratorio teatrale è un percorso strutturato in modo tale che il bambino possa imparare a conoscere i propri strumenti espressivi. Attraverso il nostro metodo, Teatro in Gioco, il laboratorio teatrale diventa uno spazio aperto alla sperimentazione personale e al confronto: attraverso i giochi teatrali proposti il bambino è libero di esprimere pienamente la propria creatività. La creatività è alla base del nostro percorso teatrale: dai giochi con il corpo e la voce, alla creazione delle storie, alla costruzione dei personaggi. Il compito di noi operatori è quello di stimolare tale processo, fornendo al bambino gli stimoli giusti, incoraggiandolo nelle proprie scoperte, senza giudizio. Ciò che cerchiamo di fare è quello di condurre ogni bambino alla scoperta di un grande gioco ricco di emozioni; un gioco nel quale è importante lo spirito di gruppo e la cooperazione; un gioco nel quale si è a volte attori e a volte spettatori.. un po' come nel gioco della vita!

Tematiche del laboratorio:
Giocando con le fiabe e le storie: lettura interattiva, interpretazione teatrale, creazione di storie; le storie rumorose, le storie emozionanti; le fiabe grafiche.
Giocando con la voce: giochi di immaginazione vocale
Giocando con il corpo: giochi di movimento creativo
Giocando con il personaggio teatrale: giochi di ruolo, improvvisazioni teatrali, interpretazione dei personaggi

Presso Biblioteca Rodari del Comune di Roma
BIBLIOTECA RODARI - Roma, Via Francesco Tovaglieri 237/a 
FREQUENZA: ottobre 4 -18; novembre 8 -22; dicembre 6

Presso Biblioteca Borghesiana, Largo Monreale snc (via di Vermicino)
FREQUENZA: 13 dicembre; 10-17-24-31 gennaio 2012
INGRESSO GATUITO

ATTIVITA' PER BAMBINI sul sito GirasoliTeatro.com 

TESI 
LA BIBLIOTECA SI ANIMA di Eugenia Corradetti 
Master in letteratura ed editoria per ragazzi
Pubblichiamo l'estratto che ci riguarda.
L'attività della compagnia GirasoliTeatro di Roma è poliedrica, e non si limita al teatro ragazzi. Helga Dentale e Fabio Filippi come responsabili, spendono le loro energie in spettacoli, corsi di formazione per insegnanti che vogliano portare il teatro nelle scuole, scritture sceniche, laboratori espressivi e creativi per bambini, regie teatrali e performance attorali. Tra le esperienze della compagnia romana campeggia anche una collaborazione con la biblioteca, iniziata con un progetto specifico ideato da loro stessi e patrocinato dal comune di Roma: “Un palco fra i libri”, che, come spiega Helga Dentale, mette in relazione due realtà (apparentemente) distinte come il teatro e la lettura.
3.3.1. L'intervista
Come è possibile che due realtà distinte e autonome come il teatro e la biblioteca si incontrino? Basta semplicemente UN PALCO FRA I LIBRI...a far sì che LA BIBLIOTECA DIVENTI TEATRO?
Se ci mettiamo ad osservare con un po' di attenzione e curiosità teatro e biblioteca non sono realtà così lontane fra loro. La biblioteca è il luogo in cui, per eccellenza, ci si può accostare alla lettura e il teatro non è forse una storia che prende vita, una sorta di libro interpretato? Abbiamo voluto rendere la biblioteca il palco teatrale in cui leggere storie e renderle “vive“ attraverso la drammatizzazione, l'interpretazione dei personaggi, la realizzazione scenica. Partendo dal libro i bambini si sono sperimentati attori. Ovviamente, essendo il teatro anche e soprattutto “allenamento creativo” non ci siamo dimenticati di giocare con il corpo, la voce, le emozioni.

Pensate che il teatro si possa fare ovunque? Pensate che esso abbia un valore assoluto o che possa e debba cambiare volto in relazione ai contesti? La biblioteca rappresenta un luogo fortemente connotato negli spazi e rigidamente definito dal suo ruolo culturale, questo rappresenta un ostacolo o uno stimolo alla vostra creatività?
Il teatro non si può fare ovunque per problemi logistici ma si può (e si dovrebbe) fare in molti contesti: scuole, biblioteche, carceri, centri culturali, ecc. Il suo valore è, secondo me, fortemente terapeutico, didattico, creativo, educativo ma, proprio perché queste potenzialità possano realizzarsi è necessario adattare sempre il “fare teatro” al contesto in cui ci si trova. Le modalità e i percorsi proposti devono essere modellati sulle esigenze del luogo e del gruppo, anche se la sostanza e gli obiettivi sono gli stessi. Il ruolo culturale della biblioteca non rappresenta un ostacolo rispetto al nostro modo di fare teatro, anzi: io credo che sia sempre stimolante adattarsi a realtà diverse e portare il teatro in luoghi apparentemente lontani da esso.

La vostra collaborazione con le biblioteche si limita alla forma laboratoriale? Avete mai provato a portare uno spettacolo vero e proprio tra i libri? Quali sono i limiti di uno spazio ritagliato tra gli scaffali? E quali i punti di forza?
Come cambia il lavoro dell'attore da un palcoscenico alla biblioteca?

La nostra collaborazione in biblioteca è iniziata con i laboratori teatrali. Per la giornata della Befana abbiamo proposto di realizzare uno spettacolo vero e proprio, con me, Fabio ed altri tre attori della nostra compagnia. Abbiamo così realizzato uno fra gli spettacoli che ho scritto, “La fantastica storia del cioccolato” in mezzo a tantissimi bambini e genitori che ci guardavano ed interagivano. E' stato strano recitare senza palco, senza fari e con delle quinte improvvisate poiché ovviamente non esisteva un palcoscenico. Ma se questo può essere stato un limite pratico è stato anche un punto di forza: il contatto diretto con i bambini è stato meraviglioso; abbiamo praticamente annullato la quarta parete, è stato molto intenso e divertente.

Il vostro spettacolo “La fantastica storia del cioccolato” è stato rappresentato non solo in biblioteca, ma anche nelle scuole, nelle piazze, in un parco giochi ed addirittura in una cioccolateria, luogo originale e non comune del fare teatro. Questa flessibilità è da attribuire a delle caratteristiche strutturali precipue dello spettacolo?
I nostri spettacoli, compreso La Fantastica storia del cioccolato, hanno una struttura molto dinamica e prevedono l'interazione con i bambini; si adattano bene ad ogni contesto. Nello specifico ci era sembrato molto interessante portare lo spettacolo in una cioccolateria di Roma dove, dopo lo spettacolo, abbiamo raccontato alla classe che ha partecipato come nasce realmente la cioccolata attraverso la lettura di un testo specifico. Per i bambini è stato un viaggio nella fantasia e poi nella realtà…il tutto mangiando cioccolata! Credo che ogni spettacolo dovrebbe essere un'opportunità per fantasticare ma anche per introdurre temi di discussione ed approfondimento e per conoscere nuove realtà.

Quali sono gli obiettivi principali dei vostri lavori in biblioteca? Sono legati alla promozione del luogo che vi ospita o sono assoluti, svincolati dalla realtà contingente?
L'obiettivo principale dei nostri laboratori è essenzialmente quello di stimolare la creatività di ogni bambino, permettendogli di sentirsi più libero di esprimersi e quindi più sereno e appagato. E' chiaro che ogni percorso ha poi degli obiettivi specifici; ad esempio “Un palco fra i libri” lavora molto sull'uso creativo ed espressivo del corpo e della voce dando la possibilità al bambino di conoscere meglio i propri strumenti espressivi. “Impara l'arte..” ha l'obiettivo di giocare con l'arte contemporanea, permettendo ai bambini di conoscere artisti quali Picasso, Magritte, Pollock, ecc. e di sperimentare creativamente a partire dalle loro opere.
E' chiaro che svolgendosi in biblioteca gli obiettivi dei nostri laboratori si legano anche alla promozione del libro come risorsa creativa ed educativa. Al termine di ogni incontro molti bambini vanno a curiosare fra gli scaffali della biblioteca in cerca di libri su Picasso o sulle maschere teatrali… Questo significa che il percorso creativo e culturale prosegue anche dopo i nostri incontri e che i bambini hanno voglia di approfondire questa esperienza attraverso i libri. Allora, ancora di più, penso che il laboratorio teatrale o pittorico sia servito per stimolare dei bambini a giocare, curiosare, viaggiare con la fantasia e la creatività.

venerdì 23 settembre 2011

La fantastica storia del cioccolato. Teatro Ragazzi. 7° anno.


Ovviamente adoro recitare..mi piace incredibilmente andare in scena ed interpretare personaggi diversi, immedesimarmi nelle loro storie, in qualche modo vivere "altre vite", contattare ed esprimere emozioni sempre diverse.. Mi diverte molto recitare negli spettacoli teatrali per bambini e ragazzi, i personaggi sono sempre così fiabeschi, magici, sembrano disegnati per raccontare favole da "vedere" invece che da ascoltare.
Il nostro spettacolo "La fantastica storia del cioccolato" racconta una storia un pò magica, divertente ed appassionante. Io interpreto Ariel, la maga del cioccolato..
Se siete curiosi, avete voglia di ridere e di sognare un pò..vi aspetto!

28 Marzo | 2012
Grande Evento!!!
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA
Per la giornata della Cortesia organizzata da Roma Capitale

LA FANTASTICA STORIA DEL CIOCCOLATO 

7° anno di repliche25.000 spettatori


La fantastica storia del cioccolato
Spettacolo di  teatro ragazzi di Helga Dentale

regia di Fabio Filippi

Interprerti: Compagnia GirasoliTeatro 
In un paesino lontano dove non spunta mai il sole, dove il cielo è grigio perché agli abitanti è proibito ridere,arriva lei: Ariel, la maga del cioccolato. Il severo ed ottuso sindaco Burbo Burbero non accoglie la nuova arrivata con troppa gentilezza. Lui non ama gli stranieri, non accetta le diversità, non vuole confrontarsi con persone o realtà diverse. Per questo motivo non tratta bene nemmeno Senza Nome, un'abitante del paese che si presenta come un personaggio un pò strampalato,che non ricorda il suo nome e crede nell'altruismo e nell'amicizia. Burbo Burbero ama il controllo assoluto, le regole rigide, il rigore totale: nel suo paese non si può ridere, non si può giocare, non si parla agli sconosciuti e si lavora tutto il giorno! Ma dall'arrivo di Ariel tutto inizierà a cambiare: attraverso antiche ricette a base di cioccolato, attraverso sentimenti antichi e genuini come il rispetto e l'amicizia la vita del triste paesino cambia improvvisamente e torna a splendere il sole. Una favola magica che conquisterà tutti, una metafora sul rispetto, sull'accoglienza, sulla gioia di vivere e sull'amore.

 LA FANTASTICA STORIA DEL CIOCCOLATO     



mercoledì 21 settembre 2011

Fare teatro con i bambini..spalancare dolcemente una porta sulla creatività..allargare la propria visuale, affidarsi alla percezione, ai sensi, ascoltare le emozioni..Un viaggio meraviglioso.. Un grande  arricchimento, non solo per i bambini, ma anche per me. ogni volta. E si ricomincia. Presto nuovi laboratori presso la Biblioteca Rodari..tanti nuovi bambini da conoscere e una nuova strada creativa da percorrere insieme. sempre con curiosità e con la voglia di giocare.