Ciò
che possiamo fare ogni giorno è educare alle emozioni.. perché senza il
riconoscimento, l'esternazione e la gestione delle emozioni i bambini non
possono crescere in modo sereno, equilibrato. Anche con il mio Metodo Helga
Dentale Teatro in Gioco® lavoro molto in questa direzione ... le fiabe, i
giochi teatrali, le attività espressive ci permettono di lavorare con le
emozioni consentendo al bambino di esplorarle attraverso modalità giocose e
incentrate sulla sperimentazione diretta. Tutte le attività espressive possono
diventare strumenti privilegiati per una sana educazione emozionale:
drammatizzare, narrare, disegnare, danzare. Ogni attività ha in sé la
possibilità di diventare mezzo espressivo e linguaggio per contattare e
incanalare l’emozione in un processo creativo. Già al nido è necessario un
percorso didattico incentrato sulle emozioni per permettere ai bambini di
nominarle, riconoscerle, creare un vocabolario specifico. Nella scuola
dell’infanzia le capacità cognitive ed espressive dei bambini ci permettono
davvero di arricchire i nostri percorsi mirando alla globalità dei linguaggi.
Proviamo a delineare un percorso espressivo incentrato sulle emozioni:
partiremo dalla narrazione di una fiaba. I miei suggerimenti sono: la mia fiaba
interattiva “Ricciolina e la valigia delle emozioni” (pubblicata nel libro “Ancora racconto”) e il libro “I colori delle emozioni” di A. Llenas.
Si tratta di due narrazioni molto diverse: “Ricciolina
e la valigia delle emozioni” essendo una fiaba interattiva diventa una storia “teatrale”:
il bambino riconosce e drammatizza le emozioni insieme al narratore, durante il
racconto. La narrazione, in questo caso, rende il bambino protagonista attivo
del processo espressivo, attraverso il gioco simbolico. “I colori delle
emozioni” è un libro illustrato e pop up: ogni emozione è rappresentata attraverso
un’immagine e un colore specifico. Entrambe le storie, in modo diverso,
permettono al bambino di esplorare le emozioni. Dopo la fiaba possiamo
continuare a lavorare su questa tematica attraverso altri linguaggi espressivi.
Il linguaggio teatrale: sono tanti i giochi incentrati sulle emozioni. Nella
fotografia che vedete faccio con i bambini il gioco “delle porticine” per
drammatizzare le emozioni attraverso la mimica facciale e la vocalizzazione. Il
linguaggio del corpo: perché non danzare le emozioni? E’ un percorso espressivo
ricco di suggestioni e stimoli per i
bambini. Il linguaggio grafico-pittorico: possiamo concludere ogni incontro dedicato
al tema delle emozioni con un’attività grafica. Disegnare o dipingere le
emozioni permette al bambino di lasciar traccia del proprio percorso emotivo; è
estremamente liberatorio e gratificante. Tutti gli elaborati grafici potranno
essere raccolti in un contenitore che diventerà una sorta di diario delle
emozioni, per ogni bambino.
www.teatroingioco.it
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