E se recuperassimo il valore del fare con le mani? Mani per creare,
sentire, costruire.. Nell'era del digitale rischiamo di dimenticare il
ruolo pedagogico delle mani: strumenti per conoscere lo spazio,
esplorare i sensi, comunicare... Perché non immaginare più laboratori
incentrati sul "fare"? E non solo con i piccolissimi. Anche i bambini
più grandi, della scuola primaria, hanno bisogno di sperimentare
attività pratiche, operative, manuali. Attività che, dalla pratica del fare,
sviluppano abilità e costruiscono significati, simboli, si traducono in
linguaggio espressivo e creatività. L’immagine dell’homo faber,
artefice, artigiano, costruttore, capace di creare, forse è un po’
sbiadita. Oggi le mani servono soprattutto per digitare tasti. Le
ricerche incentrate sulle mani come strumento primario di conoscenza e
creatività, che ci riportano alla Montessori, al Movimento di
Cooperazione Educativa, a Zavalloni (pensiamo al“diritto all’uso delle
mani”) - solo per citare alcuni percorsi educativi – dovrebbero essere
riprese, approfondite, valorizzate oggi a scuola. Il progetto pedagogico
legato alla fiaba“Caterina e Giacomone” è una goccia nell’oceano. Ma
una goccia che viaggia in questa direzione. Appartengo a quella schiera
di persone che invece di dire “tanto non cambia niente” preferisce
pensare: goccia dopo goccia, insieme, noi diventeremo l'oceano.
Il Metodo Helga Dentale - Teatro in Gioco® è nato per diffondere il linguaggio teatrale come strumento pedagogico, per promuovere le potenzialità espressive e creative delle bambine e dei bambini. Teatro come ricerca, sperimentazione, globalità dei linguaggi, esperienza creativa, confronto costruttivo.
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