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martedì 26 febbraio 2013

in libreria per presentare le fiabe interattive



Un anno fa usciva il mio libro "Io racconto..tu ascolti..insieme giochiamo!" pubblicato con Youcanprint. E' passato un anno e, senza mezzi particolari, senza una distribuzione nelle librerie o una pubblicità organizzata, il mio libro, nel suo piccolo che per me è grande, sta girando l'Italia (e l'estero!), è entrato nelle scuole, nelle case..ed oggi si trova anche in diverse librerie. Il libro è diventato uno strumento utile per insegnanti, educatori, operatori teatrali che hanno portato le mie fiabe nei loro percorsi espressivi,creativi e teatrali con i bambini. E' diventato uno strumento di narrazione per tanti genitori che hanno raccontato le fiabe del libro ai propri figli, creando uno spazio di gioco,condivisione,scambio.
E tutto questo è avvenuto e continua ad avvenire grazie alla fiducia, al passaparola, al blog, alla "rete" che si è creata intorno al libro.
Sabato 2 marzo, festeggiamo il primo anno del libro, e lo faremo con la presentazione presso la Libreria Trovalibri, uno spazio davvero stimolante, dove i libri nuovi si mescolano anche a libri rari, libri di qualche anno fa, libri scontati..insomma è difficile non trovare qualcosa di interessante!
La presentazione del libro sarà un incontro per parlare dell'importanza delle fiabe e della narrazione per il bambino. Spiegheremo meglio il significato delle fiabe interattive e le modalità per raccontarle...  Da "Caterina e Giacomone" al "Viaggio a Vocebella" sperimenteremo fiabe rumorose, vocali, corporee cercando di mettere in luce gli obiettivi didattici e le valenze pedagogiche. Tutto in modo giocoso e divertente: si apprende giocando!
Ma non sarò sola; daremo spazio alle esperienze dirette. Un'insegnante e un'operatrice teatrale ci racconteranno il loro percorso espressivo e l'utilizzo delle fiabe del libro,in classe, dal nido alla scuola primaria.

Vi aspetto sabato 2 marzo, alle 17.00, presso la Libreria Trovalibri
via di Santa Maria Ausiliatrice, 82  (Colli Albani-Furio Camillo)

Link di "Io racconto..tu ascolti..insieme giochiamo"

martedì 19 febbraio 2013

fare teatro..una vera palestra creativa

Fare teatro fa bene ai bambini e anche agli adulti. Con metodologie diverse fare teatro è per i bambini uno spazio da esplorare con curiosità,mettendosi in gioco in un clima privo di giudizio. E' per gli adulti..uno spazio da esplorare con curiosità, mettendosi in gioco in un clima privo di giudizio. Eh si! Cambiano l'approccio, il linguaggio, la metodologia operativa ma in fondo l'obiettivo resta lo stesso. Fare teatro = sperimentare, esplorare il sè corporeo, contattare le potenzialità espressive della propria voce, esternare emozioni, condividere l'esperienza personale in gruppo. Non sto parlando delle accademie per la formazione dell'attore (anche se non sempre mi piace quello che c'è sotto il nome di accademia..a volte tutto fumo e niente arrosto, solo un modo per far pagare i corsi di recitazione un sacco di soldi senza preoccuparsi troppo dei contenuti e dei programmi di insegnamento) che mirano ad una preparazione professionale. Parlo dei laboratori teatrali, vere officine di energia creativa: luoghi per accostarsi al teatro come linguaggio da indagare,conoscere e saper utilizzare; un percorso espressivo che si traduce in strumenti, competenze,conoscenze teatrali. Perchè lavorare con creatività non significa annullare la tecnica: questo è un pregiudizio che molti hanno rispetto ai laboratori teatrali, considerati a volte un semplice spazio dove passare qualche ora a settimana in allegria. Ma non è questo il senso. Come tutto, la validità di un laboratorio teatrale dipende dal programma svolto  e dalla competenza degli insegnanti.
Ho rilasciato un'intervista per Donnaclick sulla valenza del teatro per i bambini e sul nostro metodo Teatro in Gioco:

Dal palcoscenico di Spongebob al teatro per bambini
Uno degli episodi di quest’ultimo Dvd vedrà il protagonista Spongebob, la famosissima spugna che vive nell’oceano a Bikini Bottom, alle prese con un importante discorso e la paura del palcoscenico si fa sentire! Per i più piccoli, ma anche per gli adulti, il “palcoscenico” inteso come teatro può essere però un mezzo di espressione e condivisione dai molti vantaggi. Se per i bambini può costituire uno strumento di scoperta di sé e dell’altro, per i più grandi può costituire invece uno spazio per se stessi, una pausa creativa dalla routine quotidiana spesso frenetica. Ne abbiamo parlato con Helga Dentale dell’Associazione Culturale Allegramente, operante a Roma e attiva da più di dieci anni nel campo della formazione teatrale. Helga Dentale, insegnante di teatro ed ideatrice del metodo “Teatro in gioco”, è anche autrice del libro Io racconto... tu ascolti... insieme giochiamo!

Il teatro non è solo una forma di intrattenimento: per i bambini può avere anche una funzione di scoperta e sperimentazione. In che modo?

Il teatro non è assolutamente solo una forma di intrattenimento. Storicamente, il teatro nasce dal rito, dall'esigenza dell'uomo di comunicare, condividere, esprimere emozioni e pensieri. Il teatro è per sua stessa natura un linguaggio che coinvolge i nostri strumenti espressivi: voce, corpo, emozioni. E' in questo modo, guardando al teatro nella sua globalità e valenza educativa, che diviene uno strumento di scoperta per i bambini. Strumento per esplorare e sperimentare, per contattare creativamente le nostre potenzialità espressive.  

Per continuare a leggere l'intervista  http://www.donnaclick.it/mamma/dal-palcoscenico-spongebob-al-teatro-bambini.htm







venerdì 15 febbraio 2013

la necessità del racconto

L'uomo ha bisogno di ascoltare storie. Da sempre. Dalla notte dei tempi, intorno al fuoco, nel magico cerchio delle storie..ad oggi. I luoghi della narrazione sono cambiati, certo, anche le modalità e le storie da narrare sono molto diverse. La narrazione che nasce come necessità, condivisione di bisogni paure speranze di una intera comunità..in quelle antiche notti che si perdono nell'immaginario di un tempo lontano e sospeso, dove non c'era ovviamente la televisione, nè internet, si conviveva con il buio della notte, con la paura generata dai rumori, con la fame e il freddo..ma c'erano anche le storie. Per sentire meno freddo, alleviare la fame, esorcizzare la paura, cullare la speranza. Ecco la necessità del racconto. Oggi, in luoghi diversi, in strutture organizzate e tempi definiti continuiamo a narrare. Soprattutto rivolgendoci ai bambini, consapevoli della profonda valenza pedagogica del nostro atto.
Si narra a scuola, nelle biblioteche, nelle librerie, nelle ludoteche, nei teatri.
Cambiano i luoghi e l'organizzazione ma il principio vitale, il fulcro del processo narrativo, resta sempre lo stesso: il rapporto narratore/ascoltatore.
Quel legame sottile e unico fatto di voce sguardo sensi emozioni.
Nel seminario "Ti racconto una storia" vogliamo esplorare la meraviglia del narrare: giocare con i nostri strumenti narranti, corpo e voce, per contattarli con curiosità e sentirli vibranti, attivi. Sarà un percorso di sperimentazione e scoperta, come sempre, per mettersi in gioco senza giudizio, e per arricchire il nostro vocabolario espressivo.
Narrare è e deve essere un piacere; partiremo allora dall'elemento fondamentale: la passione. Appassionarci alla storia che vogliamo raccontare.
Voce e corpo narrante si apriranno al piacere di giocare,sperimentare, raccontare. 
Che differenza c'è fra raccontare e leggere ad alta voce? Lo scopriremo attraverso la pratica e analizzando differenze,analogie e valenze pedagogiche. Quali storie sono più adatte ai piccolissimi, e quali ai bambini un pò più grandi? Confronteremo e ci avventureremo in tante fiabe e storie diverse, per scoprirne suoni, parole, ritmi e significati.. sarà un viaggio creativo e  ricco di scoperte.

Vi aspetto il 24 febbraio per partecipare al seminario "Ti racconto una storia"
dalle 15.00 alle 18.00 presso la sede in via Botero
Ci sono ancora alcuni posti disponibili, per ulteriori informazioni o per prenotarvi :
girasoliamoci@tiscali.it      347/2417545

Intanto, se volete, potete iniziare un ricco viaggio di scoperta e piacere fra le pagine di questi libri:
- J. Zipes, Saggezza e follia del narrare
- Ellen Handler Spitz, Libri con le figure un viaggio tra parole e immagini
- A.Lurie, Non ditelo ai grandi
Gli ultimi due libri sono fuori catalogo ma li trovate in biblioteca o in librerie specializzate; io li ho trovati nella Libreria Trovalibri (zona Colli Albani-Roma)
Nel seminario vi suggerirò tanti altri libri sull'argomento. Buona lettura!

L'immagine è tratta dal bellissimo libro "I fantastici libri volanti di Mr Morris Lessmore" di W. Joyce. Rende perfettamente l'idea, vero? Una storia, un libro, hanno il potere magico di catturarti e portarti in un altro mondo..

martedì 12 febbraio 2013

teatro e arte..per bambini

Teatro e arte contemporanea..  questi due linguaggi possono incontrarsi e "raccontarsi" ai più piccoli? Raccontarsi per diventare uno strumento espressivo creato a misura di bambino? 
Il nostro Metodo Teatro in Gioco ci sta provando. Stiamo sperimentando l'opportunità di creare un legame fra la drammatizzazione e l'arte contemporanea. Stiamo sperimentando un percorso didattico, creativo che si identifichi in uno spazio attivo, dove poter fare, inventare, elaborare.

L'arte contemporanea è ancora oggi un grande mistero anche per molti adulti. A volte un mistero che affascina e chiede di essere indagato, altre volte un mistero che mantiene le distanze e resta irraggiungibile. Per scelta,ovviamente. Tante volte parlando di arte contemporanea con persone meno appassionate di me mi sono sentita dire: "sono solo buchi..o tagli su una tela..li so fare anche io eppure non mi espongono al MACRO".. Cosa c'è dietro queste risposte? Non lo so..eppure ho cercato a lungo le motivazioni. Poca fantasia? Scarsa conoscenza o poco interesse riguardo all'argomento? Uno sguardo colmo di sovrastrutture e ormai troppo condizionato? Non saprei..
Ciò che so è che i bambini, davanti ad un'opera di Pollock o di Mirò si illuminano. Guardano con curiosità, ridono, cercano.. vedono oltre l'immagine. Lasciano andare l'immaginazione e la fantasia. Ho già condotto percorsi espressivi e giocosi sull'arte contemporanea con i bambini e sono stati una festa per i sensi e per le emozioni.Una danza di colori,immagini,idee in trasformazione. Sto cercando ora di trovare un punto comune fra l'arte e il teatro, per una ricerca ancora più ricca di forme e segni, per lavorare ancor più sulla globalità dei linguaggi. Ho cominciato a sperimentare questi percorsi con i bambini l'anno scorso: partire dall'arte, dall'immagine, dall'artista. Creare le nostre opere partendo da un sentire comune, da un'idea o da una ricerca di fondo..sperimentare, fare, creare. E poi portare il nostro lavoro nel linguaggio teatrale. Interpretare, drammatizzare, fare finta che..
 L'esperienza è stata molto gratificante e stimolante. Abbiamo creato un percorso espressivo per far incontrare l'arte e il teatro, il gesto pittorico e quello teatrale, l'immagine grafica e la narrazione.
Ogni opera d'arte è stata interpretata, drammatizzata..è stato come creare un museo globale dove costruire l'opera d'arte e poi metterla in scena.  
Uno spazio creativo in cui cancellare i confini per trovare una continuità espressiva: il colore che inventa la forma; la forma che inventa la storia; la storia che diventa teatro..
Condividerò questa ricerca e illustrerò alcuni di questi percorsi espressivi nel seminario "Teatro e arte", il 9 e 10 marzo. Un seminario per educatori, insegnanti, operatori teatrali per bambini. Uno spazio per esplorare, sperimentare, mettersi in gioco attraverso l'arte e il teatro; uno spazio formativo dove apprendere ed elaborare nuovi strumenti,spunti,idee, percorsi espressivi da poter elaborare con i bambini della scuola primaria.

Per partecipare al seminario è necessario:
non temere di sporcarsi,piuttosto temere di non sporcarsi
guardare con gli occhi ma anche con le orecchie e le mani..
non aspettarsi risultati formali ma aprirsi al piacere della sperimentazione giocosa

Nel seminario si lavorerà su queste tematiche:
Percorsi di arte contemporanea: artisti ed opere d'arte da raccontare ai bambini
Percorsi operativi: creare le nostre opere ispirandoci ai grandi artisti
Giocare con le forme, i colori, i materiali
Dall'arte al teatro: storie e personaggi da creare e drammatizzare

Dove e quando:
Il seminario si svolgerà il 11 marzo dalle 15.00 alle 20.00 e il 12 marzo dalle 13.00 alle 18.00, presso la sede in via Botero.

Per ulteriori info o per prenotarsi:
girasoliamoci@tiscali.it
347/2417545



sabato 2 febbraio 2013

emozioni in gioco nella narrazione

A volte ci dimentichiamo di quanto una fiaba, oltre ad essere divertente o magica, sia uno strumento preziosissimo per l'alfabetizzazione emotiva dei bambini. Fin da piccolissimi i bambini sperimentano le emozioni, anche se non sono in grado di nominarle, catalogarle, spiegarle razionalmente.

Eppure le sentono, le vivono.
Paura, gioia, rabbia.
Crescendo impareranno a riconoscere più chiaramente ogni emozione, collegandola con la sua causa scatenante.
E ancora, con il tempo e con un pò di "palestra emotiva" che solo la vita ti sa dare (la scuola, la famiglia, gli amici, le relazioni, i si e i no) i bambini impareranno ad esternare e a gestire le emozioni. Almeno così dovrebbe accadere. Le fiabe sono uno strumento molto importante in questo senso. Conosciamo tutti il valore terapeutico delle fiabe tradizionali, con il percorso trifase (inizio, crisi e soluzione) che insegna al bambino a riconoscere il bene dal male e ad avere fiducia, a sentirsi rassicurato grazie al lieto fine. Ma non volevo soffermami su questo. Le fiabe tradizionali si rivolgono a bambini già un pò più grandicelli.
 L'alfabetizzazione emotiva inizia ancor prima. Già a partire da un anno-due la fiaba può essere un terreno per esplorare sensazioni e stati d'animo. Ci sono dei libri meravigliosi, ricchi di immagini (per i piccolissimi lettori l'immagine è un punto di riferimento importante) attraverso i quali i bambini possono iniziare a scoprire cosa sia la rabbia, o lo stupore; la gioia o la tristezza.. E sono libri che coccolano, cullano, permettono al bambino di sentire, esplorare emozioni.
Un libro che ho scoperto da poco è stato per me un tenerissimo viaggio nel "piacere di sentirsi amati, coccolati, accolti". E' la storia di tanti baci, i baci che si danno ad un bambino.. c'è quello soffice della mamma, quello che punge del papà, quello cioccolatoso del cuginetto, ecc.. E' un libro davvero dolce e buffo, incentrato sulle emozioni, perfetto per i piccolissimi:per raccontargli una storia piena di coccole e di amore.
Nel seminario sulla narrazione del 24 febbraio conosceremo tante storie ricche di emozioni ed esploreremo il nostro corpo narrante per raccontarle.

L'immagine è tratta dal libro "Bacini bacini" di S. Mandine, edizioni Leonardo Publishing

venerdì 1 febbraio 2013

carta, penna e fantasia... per voce, corpo e parole

Armiamoci di carta e penna.. e.. niente paura!  Qualcosa salterà fuori. Senza fretta, senza giudizio..
la nostra fiaba è già nascosta nella nostra immaginazione, 
e aspetta solo di trovare la strada giusta, 
quella che dal pensiero arriverà dritta dritta fino alla nostra mano..
e si tradurrà in parole..sul foglio.
Scrivere è un atto creativo ma a volte può essere molto utile sapere da dove cominciare. Avere un punto di riferimento, un percorso da seguire e allora si,diventa più semplice e gratificante liberare la creatività.
Il workshop di scrittura creativa offrirà spunti, idee, percorsi operativi ed espressivi per inventare e scrivere fiabe.. fiabe che seguono il modello "tradizionale", fiabe fantasiose, brevi, lunghe, piccolo piccole, buffe, divertenti.. L'obiettivo dell'incontro è non aver più timore del foglio bianco, sentirsi liberi di provare, inventare, creare fiabe. L'appuntamento creativo per i curiosi e gli appassionati di fiabe (educatori, genitori, insegnanti..)è per il 23 febbraio presso la Libreria Risvolti. Scriveremo in mezzo ai libri e, come già sperimentato negli incontri passati, il contesto è davvero stimolante ed informale. Ma il percorso espressivo non si conclude qui! Il 24 febbraio, presso la sede in via Botero, il seminario Ti racconto una storia è dedicato alla narrazione di fiabe. In campo la nostra voce, i sensi e le emozioni.. Narrare è un atto denso di significati simbolici e valenze pedagogiche. Narrare una fiaba è uno scambio vitale che mette in relazione emozioni e sensi, e si nutre di gioco, contatto, stupore,condivisione. Sarà stimolante accostarci alla narrazione delle fiabe con più consapevolezza dei nostri strumenti espressivi e vocali, esplorare il corpo narrante, cercare le parole speciali di una storia.. Saremo lì, nel cerchio magico delle storie, così come iniziò la storia della narrazione..quando, nella notte dei tempi, si formava un cerchio e si ascoltava il "vecchio saggio" raccontare.. Gusteremo il piacere del suono cullante della voce, ma anche il divertimento che scaturisce dalla voce buffa, dal suono di una filastrocca, e quel pizzico di paura quando il ritmo incalza mentre raccontiamo una storia di ombre nel buio.. semplicemente magia, la magia di volare con l'immaginazione.. 
Il seminario "Ti racconto una storia" si svolgerà il 24 febbraio, nella sede di via Botero, e verrà replicato il 23 marzo presso la libreria Risvolti. 
Intrepidi scrittori di fiabe ci vediamo il 23 in libreria; con i narratori l'appuntamento è il 24 nella sede di via Botero.
Per i più avventurosi in cerca di nuove risorse creative e gran mangiatori di fiabe: vi aspetto il 23 e 24 febbraio per il percorso completo sulla scrittura e la narrazione.
per info: girasoliamoci@tiscali.it - 347.2417545 

L'immagine è tratta dal libro " I fantastici libri volanti di Mr Morris Lessmore" di W. Joyce. Un meraviglioso libro sui libri e sul piacere della lettura. Per tutti i lettori..bambini ed adulti. Guardate il cortometraggio d'animazione su internet (da cui è stato tratto il libro) premio oscar 2012.