Un post, pubblicato sulla mia pagina fb che ha innescato una stimolante interazione di idee e commenti.. Argomento attuale e scottante: la recita nella scuola dell'infanzia!
"Ma lo spettacolo i bambini lo fanno alla fine? Si,vero?" "Comunque la
recitina c'è alla fine dell'anno, giusto?" " Uno spettacolino giusto per
permettere ai genitori di fare le riprese e le foto..? Si?!" Se dopo
aver spiegato dettagliatamente obiettivi, principi pedagogici, motivando
così le tue scelte didattiche e la tua ricerca espressiva ti senti
chiedere queste cose dalle insegnanti o dalle coordinatrici credo che la
prima educazione - all'ascolto, alle emozioni, alla "bellezza"
che si può diffondere attraverso il linguaggio teatrale- andrebbe
rivolta a loro, gli adulti, gli educatori.
Non prendiamocela poi con i
bambini se "non ascoltano", se vogliono "tutto e subito", se sembrano
poco incuriositi.. Incuriositi da cosa? Da una battuta da ripetere e
replicare all'infinito fino ad una presunta perfezione raggiunta? Magari
con un bel cappello in testa a forma di orsetto! Questo si che è
educare alla libertà espressiva, alla creatività. Questo si che permette
ai bambini di scoprire, ascoltare, conquistare l'autonomia, il piacere
di fare! Indubbiamente!!!!! Continuate con le recite a scuola mi
raccomando.. nate nel 1600 nel contesto scolastico.. continuate ad
utilizzare questa prassi educativa innovativa che fa tanto tanto tanto
bene all'autostima dei bimbi così piccoli, dai 2 ai 5 anni.. è così
gratificante per loro non capire perché ritrovarsi per giorni e giorni a
fare le stesse prove.. così stimolante memorizzare sterilmente frasi e
passi, è così divertente essere valutati il giorno della
"recitina"..con tutti quegli occhi addosso, le telecamere, le
fotografie.. Wow!!!! Quanto siamo attenti ai bisogni dei bambini!...
Riformulo seriamente, cambia poco, solo un segno di interpunzione, ma la
differenza è sostanziale: quanto siamo attenti ai bisogni dei bambini?
www.teatroingioco.it
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