ll cambiamento parte da noi. Dalla nostra disponibilità a metterci in
gioco, guardare oltre, cercare nuove strade. Parte dalla ricerca e dalla
sperimentazione di prassi, metodologie, percorsi educativi. Non si
tratta di archiviare il "vecchio" per portare il "nuovo". Si tratta di
aggiornarsi, di verificare nuove procedure sulla base di nuovi bisogni
educativi, si tratta di non insegnare con i paraocchi, senza aprirsi
alla necessità di rinnovare molti modelli pedagogici ormai superati.
Superati non perché semplicemente datati ma perché non rispondono,
oggi, alle esigenze dei bambini. Sappiamo metterci in gioco come
educatori, insegnanti, pedagogisti? Sappiamo ridisegnare parametri,
confini, paradigmi dell'atto stesso dell'educare? E' la sfida che siamo
chiamati ad accogliere. Per permettere ai bambini di integrarsi sempre
di più, e con le proprie risorse, nei processi di apprendimento,
comunicazione, relazione. Nell'ultimo corso di formazione che ho
condotto, la settimana scorsa, un'insegnante mi ha detto: " mi hai messo
in crisi.. e questo è meraviglioso per me! Dopo venticinque anni di
insegnamento vedo ed immagino nuove prospettive e nuove strade da
esplorare. La strada del teatro come strumento pedagogico. La strada
della creatività da seguire in modo trasversale nella didattica
quotidiana. E in primo luogo, l'inclusione come matrice ed obiettivo di
ogni percorso educativo". Ecco. Questo è il senso. Semplice e profondo.
Ognuno con i propri strumenti. Il cambiamento parte da noi. Io, con il
Metodo Teatro in Gioco®, ho scelto di metterlo in
atto utilizzando il teatro e i linguaggi espressivi.
Teatro e didattica? Certo! Quando verrà superata l'idea di un teatro funzionale solo alla realizzazione di scenette e recite, quando verrà accolta l'idea del teatro come linguaggio espressivo da utilizzare in modo trasversale nella didattica quotidiana, ai bambini (di ogni età) sarà data una grande opportunità. Avere uno strumento in più utile per l'apprendimento. Uno strumento che di per sé, per la sua stessa forma, si presenta come una risorsa giocosa, divertente, stimolante. Ciò che il teatro mette in campo è una globalità di linguaggi e codici espressivi da sperimentare: narrazione, comunicazione non verbale, gioco simbolico e rappresentazione, e ancora molto altro. Il teatro lavora sul sé e sul gruppo. Tutto questo non può quindi essere funzionale nella didattica quotidiana? Perché non utilizzare il teatro come ulteriore e prezioso strumento per facilitare l'apprendimento, la relazione, l'espressione creativa? Dipende da noi.
Per una didattica
aperta alla sperimentazione, dove "giocare" significa apprendere,
costruire saperi significati e valori, crescere.
www.teatroingioco.it
www.teatroingioco.it
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