Ci sono sfide che devi solo accogliere... anche se ti incasineranno
ancora di più la gestione del tempo, le giornate... trasformandosi in
priorità, in ore e ore di studio e ricerca... Ma se la sfida implica
l'opportunità di costruire un nuovo importante percorso pedagogico e
formare tantissimi insegnanti, non solo sul linguaggio teatrale e sulle
attività espressive, ma sul concetto più globale di "cura, autonomia,
benessere del bambino"... io certo non mi tiro indietro..non l'ho
mai fatto! Onorata per questo nuovo incarico metto insieme passione,
competenze, risorse, energie e sono pronta per acquisire nuove
conoscenze e saperi..mi metto in gioco, come sempre, con tutta me
stessa. E inizio questo nuovo viaggio. Oggi sono stata dall'altra parte!
La formazione era per noi formatori ed è stata bellissima...tanti
spunti di riflessione, tanti argomenti da approfondire, principi chiave e
linee guida da dover declinare in prassi educative. Dalla teoria alla
pratica. E sarà questo il compito di noi formatori in questo nuovo e
importante progetto per Roma Capitale.. ho tanti appunti da rileggere e
idee da mettere in ordine...tanti punti di luce da far brillare nella
pratica e in un lavoro di condivisione delle risorse...ma una
riflessione immediata emerge: si è parlato della "responsabilità" di noi
educatori (tutte le figure professionali che guidano il bambino in un
percorso di cura e apprendimento). E' una parola che per me ha sempre
avuto un significato pieno, corposo, sacro. Responsabilità. C'è un'etica
forte che caratterizza il nostro lavoro. Abbiamo la responsabilità
delle nostre scelte, del nostro fare e dire, di come ci poniamo e di
come ci relazioniamo con ogni bambino. E questa responsabilità la
dobbiamo sentire e vivere profondamente, non come un peso ma come un
principio strutturale su cui si fonda il nostro stesso lavoro.
www.teatroingioco.it
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