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giovedì 30 settembre 2010

semplicemente:giocando si impara (valido per bambini ed adulti)

Il teatro è un gioco..e che resti tale! Gioco non significa "una cosa stupida" o di poco conto, al contrario. Il gioco è una cosa serissima. E' la metafora della nostra stessa esistenza: regole,ruoli,obiettivi,libertà,piacere. Ecco, si: piacere. Perchè che gioco sarebbe senza piacere? E che vita sarebbe senza piacere? Ma non me la sento ora di inoltrarmi in grandi,filosofiche,inarrestabili considerazioni sul senso della vita. No! Torno allora a dedicarmi solo ai miei pensieri relativi al campo teatrale. Se il Teatro è un grande Gioco: perchè allora si scavalca spesso e volentieri proprio la sua natura, la parte ludica? Perchè ancora mi capita di sentire che "fare teatro è fare la recita", che fare teatro è "dare le parti e,via, subito tutto a memoria, altrimenti vi metto la nota!"...E il gioco,il piacere,il divertimento? Ok l'impegno,la responsabilità..condivido pienamente. E' giusto educare i bambini (servirebbe molto anche agli adulti!) ad assumersi le responsabilità relative ad un impegno preso;significa educarli alla vita, ad un senso etico e sociale. Ma si può fare con il sorriso, con il piacere, con il divertimento. Si può educare a rispettare gli impegni presi, ad essere corretti ma anche a non prendersi sempre troppo sul serio. Perchè il rischio è questo. Si rischia che,facendo teatro, si finisca  nella trappola di voler "creare piccoli attori". Bambini attori, con l'ansia da prestazione, che imparano a memoria lunghe pagine di copione, che spesso ballano e cantano "manovrati tipo burattini", spesso soffocati da costumi scomodissimi (ma che fanno tanta scena!), in recite che si ispirano a format e modelli televisivi che io lascerei volentieri fuori da uno spazio che dovrebbe essere creativo. Sono troppo dura? Non credo, non lo so. E' solo il mio pensiero e non è detto sia quello giusto. Ma io ci credo e lo rivendico. Il teatro è un gioco. I bambini,nel fare teatro, devono divertirsi, contattare, sperimentare, mettere in luce una loro parte espressiva,creativa,viva. Che me ne importa se il costume sarà semplice e spartano, se il testo non sarà un musical famosissimo.. Vorrei solo vedere,nello spettacolo finale, bambini più sereni, più consapevoli dei propri strumenti espressivi, bambini che si divertono recitando, che portano a termine un impegno preso con se stessi e con il gruppo di lavoro..semplicemente con gioia e senza ansia. Bisogna fare un pò di pulizia per arrivare a ciò. Pulizia nella testa. Andare dritti alla semplicità, dritti al gioco. Levarsi un pò di sovrastrutture che spesso non servono a molto,anzi. So che è difficile: in un contesto generale (sociale,politico,mediatico) in cui essere ed apparire si confondono e si sovrappongono è possibile puntare sulla semplicità? Sulla "genuinità" di un progetto? Non è facile certo.  Anche con i nostri allievi adulti a volte ( fortunatamente sono pochi anche perchè chi punta più sugli aspetti formali generalmente cerca un altro corso ed altri insegnanti) sembra contare di più il bel vestito, il bel teatro, la battuta più lunga piuttosto che il valore stesso del fare teatro, di quella ricerca giocosa e seria al contempo, autentica e profonda, che ti porta a crescere sempre di più, teatralmente e non. Alcuni cercano soprattutto l'apparenza. Se è ciò che desiderano buon per loro ovviamente.
Io invece dico: se cominciassimo con i bambini a dar valore al Gioco e a non prenderci sempre troppo sul serio?.. chissà..

giovedì 23 settembre 2010

Pronti per la formazione!

Si parte, ci avviciniamo sempre più all'inizio del nuovo corso di formazione per operatori teatrali per bambini. Come ogni volta mi riempie di entusiasmo l'idea di condurre un nuovo gruppo verso la scoperta del "linguaggio teatrale a misura dei bambini", verso il contatto con le proprie potenzialità espressive e creative.. Un viaggio in se stessi, in primo luogo, nella creatività personale, nei nostri angoli un pò nascosti, in contatto con quella nostra parte "infantile" che tendiamo sempre a sopprimere in nome del nostro ruolo sociale,familiare o semplicemente perchè ormai "siamo grandi"! Per insegnare teatro ai bambini,secondo me, è necessario ricontattare dentro noi il bambino che ha voglia di giocare, di scoprire, di meravigliarsi, di lasciarsi andare.. Ovviamente non basta! Come operatori abbiamo una grande responsabilità, dobbiamo essere competenti, aver chiari i nostri obiettivi didattici, essere in grado di guidare,condurre, accompagnare. Che sia necessario conquistare l'equilibrio fra la libertà e il contenimento? Fra il ruolo di insegnante e quello di giocatore attivo? Credo proprio di sì, all'inizio del corso cercheremo proprio di delineare con chiarezza il ruolo e le caratteristiche fondamentali dell'operatore teatrale (almeno dell'operatore teatrale che segue la metodologia Teatro in Gioco!).
A chi (e siete tanti!) vorrebbe partecipare al corso ma ha difficoltà pratiche ad organizzarsi poichè troppo distante da Roma ricordo che è possibile svolgere il corso anche in altre città: se avete una sede (uno spazio abbastanza grande, una sala, un teatro,ecc) ed un gruppo di persone interessate posso raggiungervi io e svolgere un programma intensivo in un weekend (dal venerdì alla domenica).
Mi fa sempre un grande piacere sapere che ci sono corsisti, in tante parti dell'Italia (Toscana, Lombardia, Sicilia, Puglia, Calabria, Abruzzo, Campania, Molise..dimentico qualcuno?) che adottano il metodo Teatro in Gioco e conducono i loro laboratori teatrali nelle scuole!
Se avete qualche richiesta specifica potete scrivermi a: girasoliamoci@tiscali.it
Buona giornata!

domenica 19 settembre 2010

C'era una volta...

C'era una volta..I bambini ascoltano incantati e si spalanca un mondo magico, di fate,desideri, viaggiatori, eroi.. Ma anche di ostacoli, prove da superare, coraggio.. La fiaba, metafora della vita: un cammino non privo di difficoltà da dover affrontare, ma che con forza e fiducia ci porta verso il fatidico "e vissero felici e contenti"!
Ogni volta che racconto una fiaba ai bambini mi sorprendo a guardare i loro occhi.. E' uno scambio incredibile. Le fiabe sono un dono prezioso, per chi le ascolta e per chi le racconta!
Ne parleremo tanto (ma scriveremo soprattutto le nostre fiabe originali) nel seminario della fiaba di sabato e domenica. Vi aspetto!

Ma tornerò a parlarne, approfondendo le tante tematiche legate alla fiaba, anche nel blog.

sabato 18 settembre 2010

corso di formazione per operatori teatrali per bambini

Sta per iniziare il nuovo corso di formazione per operatori teatrali per bambini condotto da me, con la metodologia Teatro in Gioco, e il supporto di Fabio Filippi. Nel corso lavoreremo molto per trasmettere,trasferire e permettere ai corsisti di sperimentare sul campo. Secondo me si deve "fare" per "capire", o forse più semplicemente io non riesco ad insegnare in altro modo: sento l'esigenza di far toccare con mano, di rendere l'esperienza didattica una forma concreta e tangibile di apprendimento. Per questo nel corso si lavora soprattutto attraverso la pratica: i corsisti sperimentano su se stessi e nel lavoro gruppale i giochi teatrali, espressivi,le improvvisazioni, il lavoro sul corpo-voce-emozioni, che poi potranno condurre con i bambini.

E' molto importante per me, direi fondamentale, la creazione di un clima di lavoro positivo ed informale: un luogo aperto per esprimerci senza temere il giudizio. Questo viene ancora prima dell'imparare o forse è semplicemente strettamente legato ad esso: esprimo me stesso, la mia creatività e in questo modo sono libero di sperimentare in pieno e di apprendere. Il punto centrale del mio metodo, nella conduzione dei laboratori con i bambini: imparo giocando, senza giudizio. Teatro in Gioco