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mercoledì 27 agosto 2014

Fare teatro con i bambini.. intervista per una tesi di laurea

Pubblico sul mio blog, d'accordo con Carlotta, parte del nostro dialogo-intervista relativo al fare teatro con i bambini, alla valenza del linguaggio teatrale come strumento pedagogico, al Metodo Teatro in Gioco.
Spero possa essere un'interessante lettura anche per educatori, insegnanti, operatori che utilizzano il linguaggio teatrale a scuola.
Tutto è iniziato così, con questa mail che Carlotta mi ha inviato:

02/07/2014 
Gentile Signora Dentale,
sono una studentessa dell'Università Ca' Foscari di Venezia e sto per completare il mio percorso di studi con una tesi incentrata sull'educazione teatrale e i metodi che meglio possono agevolare il bambino nella ricezione dell'evento teatrale/laboratoriale; mi sto particolarmente concentrando sul gioco e sulla fiaba come mezzi di comunicazione per poi arrivare alla rappresentazione teatrale della fiaba.

Nelle mie ricerche ho scoperto il suo blog e lo trovo veramente illuminante: rispecchia appieno l'idea di teatro/gioco/racconto che vorrei esplorare nel mio percorso.

A tal proposito, per avere una più ampia e chiara comprensione dell'argomento, le sarei infinitamente grata se potesse darmi qualche indicazione sul suo metodo, su come nasce e si approccia ad un progetto che deve essere fruito da un pubblico infantile.
Sperando di ricevere una sua risposta porgo cordiali saluti.
Carlotta

Ho accolto la proposta di Carlotta con piacere; mi è capitato diverse volte di essere contattata da studentesse che preparavano la tesi con un argomento attinente alla pedagogia teatrale o al gioco del teatro. Questa volta ho però proposto a Carlotta di pubblicare parte di questa "intervista" sul blog teatroingioco così da mantenerne traccia e renderla un documento consultabile.
Di seguito le domande di Carlotta e le mie risposte.
Buona lettura!

Helga, come si è avvicinata al mondo del teatro per l’infanzia?
E’ stato un incontro speciale quello fra me e i bambini [...] Facevo già l’attrice di compagnia ed ero molto attratta dall’idea di portare il teatro a scuola, come strumento di crescita e sperimentazione giocosa. L’insegnamento è stato sempre una mia grande passione, così come il teatro. Da bambina, alla classica domanda “che cosa vuoi fare da grande” rispondevo: l’insegnante oppure l’attrice. Credo di aver realizzato i miei sogni nel cassetto! Mi sono avvicinata al mondo del teatro per l’infanzia nel 99. Avevo tante idee, passione, una formazione teatrale ma troppe lacune nel campo pedagogico. Mi sono scontrata subito con i miei limiti e con un’idea di fare teatro con i bambini, piuttosto radicata nelle scuole, che proprio non mi piaceva. E così è iniziata la mia avventura: teatro e bambini, teatro e scuola, teatro come strumento di relazione gioco e apprendimento, il metodo teatro in gioco.

Quanto crede sia importante educare i bambini alla teatralità?
Credo sia importante, addirittura essenziale, educare i bambini alla bellezza, allo stupore, alla creatività, alla libertà espressiva. Il teatro nella mia pedagogia è sempre uno strumento, un linguaggio da esplorare e sperimentare, mai un fine, un traguardo da raggiungere. È molto importante considerare la ricchezza e la globalità del teatro, contenitore di segni e forme espressive. È questo aspetto che mi interessa indagare con i bambini nei laboratori Teatro in Gioco.

Mi può parlare del suo metodo Teatro in Gioco?
Teatro in Gioco è nato in primo luogo dalla mia esigenza personale di far chiarezza e di strutturare un vocabolario teatrale a misura di bambino. Dobbiamo tornare per un istante al 1999-2000 e alle mie prime esperienze a scuola con i bambini. Ingenuamente credevo che il mio bagaglio formativo bastasse a far entrare la magia del teatro a scuola e invece mancava proprio la magia! […] semplicemente non avevo gli strumenti operativi e didattici per farlo. Ho subito capito che la figura dell’operatore teatrale non si improvvisa ma si costruisce, arricchisce, si struttura attraverso lo studio, la formazione e l’esperienza. E così, cominciando da una montagna di libri di pedagogia e psicologia dello sviluppo, ho iniziato a chiarirmi le idee e a scegliere, a cercare ispirazione, a studiare, a confrontarmi con metodi e pensieri, dalla Montessori a Loris Malaguzzi, da Rodari a Munari, da Bruner a Gardner, dagli studi sulla danza educativa alle arti visive,  ho cercato terreno fertile dove costruire il mio percorso. Hanno trovato nuovi significati le teorie di Stanislavskij e del teatro dell’oppresso, la pedagogia di Lecoq e le ricerche di Grotowski.. tutto poteva essere rivisto e modellato sulle esigenze dei bambini, sui loro tempi di apprendimento, sulle loro potenzialità cognitive. Sono nati nuovi percorsi, ho ideato e costruito attività, giochi teatrali ed espressivi strutturati a misura di bambino ed è iniziata la storia del metodo Teatro in Gioco. [...] Tutto ciò avveniva negli anni 2001-2003..da allora è stato un viaggio in continuo divenire; sperimentazione e contaminazione dei linguaggi sono state le parole-chiave dell’intera ricerca. Sempre di più è emersa chiaramente l’importanza del teatro come strumento pedagogico, in opposizione al teatro-vetrina per formare piccoli attori.

Lei parla, nel suo blog, di “gioco del teatro”. Cosa intende?
Il teatro è un grande gioco da vivere con i bambini, come ogni gioco ha le sue regole, i suoi tempi, ci sono ruoli da rispettare. E come ogni gioco che si rispetti è appassionante, divertente, coinvolgente. Il bambino può accostarsi ad un percorso teatrale e coglierne pienamente significato, senso, ricchezza solo attraverso un approccio ludico e dinamico. Deve poter fare per capire, deve appassionarsi per fare; deve poter sbagliare senza sentirsi giudicato e deve poter riprovare. Esattamente ciò che avviene quando si gioca.

Secondo la sua esperienza, quanto il bambino prende sul serio il gioco? Quanto è importante per lui?
Conosciamo ormai tutti la valenza educativa del gioco: giocare è lo strumento privilegiato per conoscere, apprendere, costruire la propria identità.[...]  Che senso avrebbe impostare un laboratorio teatrale per bambini come uno spazio rigido e noioso, poco flessibile, affatto magico? Significherebbe negare la natura stessa del teatro che nasce dal desiderio profondo dell’uomo di esprimersi, di comunicare, relazionarsi con creatività e fantasia. Significherebbe mettere al centro le aspettative dell’adulto piuttosto che le necessità del bambino.

Quanto condividono, secondo lei, teatro e narrazione, fiaba e testo teatrale?
Dov’è che uno finisce e inizia l’altro? Fare teatro è narrare, raccontare, drammatizzare ed interpretare storie. La narrazione è un’arte antica che si perde nella notte dei tempi: il saggio, il narratore aveva il compito di raccontare storie a tutto il villaggio. [...]  Narrazione, teatro, fiaba e testo si fondono in un continuum espressivo. Nella mia idea di teatro come globalità mi riesce sempre più difficile separare ed etichettare. Credo che non esistano confini netti in queste forme creative, una forma si nutre dell’altra, arricchendosi.

Avvicinare e far conoscere ai più piccoli l’universo della fiaba può aiutarli ad accedere a quello teatrale?
Tutti i bambini andrebbero educati all’ascolto attivo, a partire dal nido, attraverso il racconto delle fiabe.[...]  Il bambino abituato ad ascoltare fiabe sarà sicuramente più curioso e attratto dal linguaggio teatrale. Così come sarà potenzialmente più attratto dai libri e dalla lettura. L’importante è che si scelgano fiabe adeguate all’età e che il teatro proposto ai bambini, dai piccolissimi fino alla scuola primaria, sia davvero pensato e creato per loro. C’è ancora chi si ostina a portare i bambini a vedere spettacoli troppo complicati, lunghi, seri… così sarà molto difficile creare il piacere per il teatro. Perché il teatro deve essere un piacere, un arricchimento e non una forzatura o una semplice abitudine. Anche qui è importante non dimenticarsi del gioco e dell’apprendimento giocoso.

Cosa intende per fiabe interattive? C’entra la drammatizzazione della stessa?
Le fiabe interattive sono particolari fiabe che, per come vengono ideate e costruite, permettono al bambino di diventare protagonista attivo della narrazione. Sono molto interessanti ed utili con i bambini più piccoli, del nido e della scuola dell’infanzia, perché in modo semplice e diretto creano una dimensione teatrale fatta di narrazione e gioco simbolico. La prima fiaba interattiva che ho ideato è stata “ Caterina e Giacomone” ovvero la storia di una mano e di un piede, per giocare con la tonalità della nostra voce (alta e bassa) e con il corpo. Ho avvertito subito, dal coinvolgimento e dal divertimento dei bambini alle prese con i due buffi personaggi mano e piede, l’efficacia di questo strumento operativo. Era il 2003, da allora ho ideato e raccontato tantissime fiabe interattive a centinaia di bambini, ognuna con dei precisi obiettivi didattici [...] Questa tipologia di fiaba è stata una scoperta così entusiasmante che è diventata uno degli strumenti operativi basilari del Metodo e molte fiabe sono state pubblicate nei miei libri “Io racconto..tu ascolti..insieme giochiamo!” e “Ancora racconto..” Dal 2012 il Dipartimento dei Servizi Educativi di Roma Capitale mi ha affidato su questo tema un corso di formazione per educatrici ed insegnanti che ho nominato: Fiaba interattiva: narrazione, gioco, teatro. E’  una tematica che mi appassiona molto perché mi permette di creare percorsi espressivi aperti alla contaminazione [...] La fiaba interattiva è uno strumento pedagogico e creativo in cui credo fortemente.

La pratica teatrale così intesa quanto può aiutare lo sviluppo della creatività dei piccoli?
Fare teatro con l’obiettivo di lasciare libertà espressiva al bambino è una palestra per sviluppare creatività e fantasia. Oggi il rischio che si corre è proprio quello di soffocare lo stupore, di saturare il bambino con stimoli eccessivi e superflui. I bambini vengono letteralmente bombardati da immagini, informazioni, input..si crede di far bene, si tende a “fare di più per far crescere meglio” i bambini. Ma non è così. Non necessariamente “tanto” equivale a “meglio”. Un laboratorio teatrale, condotto in modo giocoso e informale, incentrato sulla ricchezza del percorso e non sul prodotto finale, permette al bambino di cercare e trovare soluzioni e forme creative per esprimersi. [...] E la creatività, non dimentichiamolo, è una risorsa fondamentale per ogni individuo. Una persona creativa saprà affrontare le sfide della vita con maggiore flessibilità trovando, inventando, adattando strumenti e soluzioni. Un bambino creativo sarà un adulto più autonomo e sereno.

Un’ultima domanda: quanto si diverte a “vivere” i mondi di queste piccole creature? Quanto ha imparato da loro?
 Amo il mio lavoro, lo trovo meravigliosamente faticoso, e mi diverto. Il segreto, per me, è mettermi in gioco insieme a loro, lasciarmi trasportare dalla narrazione, dalla magia della storia che stiamo raccontando..permettermi di giocare pur consapevole del mio ruolo educativo. Insegnare e condurre non significa essere seriosi, rigidi, anzi! [...] Devo dire che nei miei percorsi con i bambini mi diverto davvero molto e che ogni giorno è una grande scoperta, soprattutto per me. Da alcuni anni ho iniziato a portare Teatro in Gioco anche nel nido e così mi confronto quotidianamente con bambini dai 2 ai 10 anni . E’ una palestra di vita! Ogni giorno imparo qualcosa da loro.[...] … forse ciò che più ho imparato lavorando con i bambini è l’importanza di mantenermi in contatto con lo stupore. Credo sia il segreto per fare questo lavoro con passione e determinazione, per cercare sempre stimoli nuovi, per progettare e costruire.. forse è il segreto per non diventare adulti troppo seri, stanchi e annoiati e per mantenere invece uno sguardo che brilla e che si muove curioso. Come quello dei bambini.


mercoledì 20 agosto 2014

FORMAZIONE PER OPERATORI TEATRALI 2015 - 2016



METODO HELGA DENTALE-TEATRO IN GIOCO
 
La formazione è arricchimento, scambio, crescita. 
Utilizzare il linguaggio teatrale con i bambini a scuola è un'esperienza meravigliosa, ricca di stimoli e forme espressive, è un dialogo creativo e costruttivo che portiamo avanti con le bambine e i bambini utilizzando il Metodo Teatro in Gioco dal 2002, un percorso in continuo divenire. Forme, segni, linguaggi da esplorare insieme in un clima fatto di accoglienza fantastica, stupore, non giudizio. Narrare, costruire ed interpretare storie e personaggi; giocare valorizzando tutte le risorse espressive del bambino: voce, corpo, sensi, emozioni. Raccontare, drammatizzare, danzare, dipingere.. Tutto questo è Teatro in Gioco, un metodo di pedagogia teatrale che tende a valorizzare e a tutelare la creatività e la libertà espressiva delle bambine e dei bambini, dai 2 ai 10 anni. Dall'asilo nido alla scuola primaria i percorsi didattici vengono strutturati a misura di bambino, nel rispetto delle esigenze e dell'età dei bambini a cui si rivolge l'esperienza espressiva. Non ci interessa formare piccoli attori o allinearci all'idea dilagante di creare un teatro-vetrina. Questa scelta pedagogica ci porta anno dopo anno, esperienza dopo esperienza, a lavorare con passione ed entusiasmo, consapevoli della valenza educativa e creativa dei nostri percorsi, circondati da bambini più sorridenti, sereni, creativi e gratificati.
Questa premessa spiega brevemente chi siamo e in cosa crediamo. I corsi di formazione con il Metodo Helga Dentale-Teatro in Gioco riflettono pienamente questi principi basilari.

Il programma formativo dell'anno 2015-2016 propone, oltre al corso base per operatori teatrali per bambini,  molti seminari e percorsi di studio, cercando di soddisfare ulteriormente le esigenze dei corsisti.
Sentiamo la necessità di ampliare l'offerta formativa, di strutturare un progetto più completo e ancor più rispondente alle esigenze degli insegnanti, degli operatori e degli educatori che intendono condurre laboratori teatrali per bambini.

La formazione di un operatore teatrale potrebbe (o meglio dovrebbe) continuare all'infinito, perché c'è sempre qualcosa di nuovo da conoscere ed apprendere.
Il programma pedagogico che proponiamo non ha la pretesa di trasmettere tutto quello che si potrebbe insegnare (sarebbe impossibile!) ma è strutturato con l'obiettivo di arricchire sensibilmente e concretamente le esperienze formative dei corsisti, partendo da una prima importante formazione base (con il corso per operatori teatrali) per incentrarsi poi su temi e percorsi specifici (la fiaba, il clown, la narrazione, il linguaggio del corpo,ecc.).

Il corso per operatori teatrali continua a darci un’enorme soddisfazione per aver creato un "progetto pedagogico concreto", che si può toccare con mano: sono sempre maggiori i riscontri positivi che arrivano direttamente dai nostri corsisti. Tantissimi di loro ci scrivono per raccontarci le loro esperienze come operatori teatrali. Da Milano a Bari, dal Veneto alla Sicilia, tantissimi corsisti utilizzano strumenti operativi acquisiti al corso con il metodo Helga Dentale-Teatro in Gioco per condurre laboratori teatrali con i bambini.
Questa realtà rinnova ed alimenta ogni anno l'entusiasmo nel far partire un nuovo corso ed iniziare una nuova avventura espressiva, un nuovo percorso formativo ed umano da condividere.

Avvertiamo sempre il bisogno di dare struttura, forma e dignità al mestiere dell'operatore teatrale. 
Che non significa fare l'animatore, o il baby sitter. Per fare teatro con i bambini c'è bisogno di conoscenza, competenza, studio. E tutte le persone interessate ai nostri corsi di formazione condividono il nostro pensiero. Hanno tutti una forte esigenza di formarsi, di essere competenti.
Formare gli adulti per educare i bambini.
Fare teatro con i bambini non per indottrinarli ma per guidarli verso la sperimentazione, la creatività, la cooperazione. Fare teatro a scuola ha una fortissima valenza educativa e pedagogica.
L'importante è sapere cosa fare e come farlo.

PROGRAMMA FORMATIVO 2015-2016  PER OPERATORI TEATRALI PER BAMBINI

Corso di formazione per operatori teatrali per bambini: formazione base per utilizzare il linguaggio teatrale con i bambini della scuola dell'infanzia e primaria.
Tematiche: pedagogia teatrale, alfabetizzazione teatrale, giochi con corpo- voce-emozioni, fiabe e testo, movimento e danza creativa, pittura gestuale, improvvisazione teatrale. (continua...)
Verrà rilasciato materiale didattico.

Periodo: ottobre 2015/dicembre 2015           9 incontri

Calendario:
10-11 ottobre
24-25 ottobre
7-8 novembre
21-22 novembre
12 dicembre
Totale ore: 36  + studio individuale ed elaborato finale



Seminario  "Spazio Fiaba Teatro":
formazione specifica per utilizzare il linguaggio teatrale con i bambini del nido. La creazione di uno spazio teatrale fatto di ascolto condiviso, narrazione, gioco teatrale  (continua..)
Verrà rilasciato materiale didattico.
Totale ore: 8

formazione specifica per utilizzare il linguaggio teatrale con i bambini di 3-6 anni , si rivolge agli insegnanti della scuola dell'infanzia  (continua..)
Verrà rilasciato materiale didattico.
Totale ore: 10

Seminario
"C'era una volta, c'è, ci sarà.." :
Incentrato sulla tematica della fiaba.
Seminario sulla creazione,la scrittura e la lettura delle fiabe; per scrivere fiabe per e con i bambini. Percorsi e metodi operativi per utilizzare la fiaba nei laboratori teatrali.
(continua..)
Verrà rilasciato materiale didattico.
Totale ore: 5

Seminario "Un naso rosso per giocare" :
incentrato sulla tematica del clown
seminario di teatro creativo sul clown, non solo come personaggio teatrale ma come percorso espressivo da esplorare, per scuola dell'infanzia e primaria. Percorsi di teatro creativo sul corpo, la voce, l'improvvisazione. (continua..)
Verrà rilasciato materiale didattico.
Totale ore: 5

Seminario
"Ti racconto una storia":
incentrato sulla narrazione di fiabe e storie.
Percorsi espressivi di narrazione e lettura ad alta voce. Il corpo e la voce narrante per raccontare storie, fiabe e filastrocche ai bambini più piccoli. 
Verrà rilasciato materiale didattico.
    Un incontro    3 ore
Link di approfondimento

Seminario " Giochiamo con il corpo" :
incentrato sul linguaggio non verbale
Percorsi creativi ed espressivi sul corpo mimante e sull'utilizzo della maschera con i bambini. (continua..)
Verrà rilasciato materiale didattico.
Totale: 4 ore   Un incontro 

Seminario "Bambini in scena: realizzare lo spettacolo con i bambini della scuola primaria" :
incentrato su tutto il processo di creazione/allestimento dello spettacolo da realizzare a scuola.  Lo spettacolo affrontato come una palestra creativa per i bambini e non come uno spazio di stress e competizione. Strumenti e percorsi per realizzare lo spettacolo: dalla scelta del testo alla stesura del copione, allestimento, fasi operative. Modalità di lavoro e testi differenti in base all'età dei bambini.
Verrà rilasciato materiale didattico. 
 Totale ore: 8
  
Seminario "Pedagogia della risata":
incentrato sull'apprendimento giocoso. Uno strumento per educatori ed insegnanti, per guardare alla leggerezza e all'umorismo come risorse vincenti per mettersi in relazione con i bambini. Un seminario che parte da una ricerca personale, quella dell'adulto/educatore, per riflettersi sui bambini. Imparare a ridere e a far ridere per sciogliere le tensioni, faticare di meno, mettersi in gioco. Percorsi di scrittura e comicità, giochi espressivi e creativi per ridere insieme; rilassamento creativo.
Verrà rilasciato materiale didattico.  
Totale ore:4

La formazione completa, con la frequenza di tutti i corsi e seminari, prevede 83 ore didattiche + studio individuale. 

Tenendo in considerazione le esigenze formative e pratiche di tutti non è obbligatorio iscriversi al programma formativo completo, ma è possibile iscriversi anche ad uno o più corsi e seminari.

 Per ogni corso e seminario verrà rilasciato un attestato di frequenza.

Frequentare i corsi e/o i seminari autorizza i corsisti ad utilizzare il Metodo Teatro in Gioco?

Potete leggere attentamente quanto segue per chiarirvi ogni dubbio:

I corsisti potranno utilizzare gli strumenti operativi acquisiti nei percorsi formativi (seminari e corsi Teatro in Gioco) nei propri laboratori espressivi-creativi-teatrali con i bambini, specificando nei propri progetti di "utilizzare attività espressive tratte dal Metodo Helga Dentale-Teatro in Gioco" (riportando questa precisa dicitura). Citare le fonti è sempre doveroso oltre che un atto di educazione.

Non saranno in ogni caso autorizzati a dichiarare di utilizzare il Metodo nè di creare percorsi con il Metodo Teatro in Gioco. Non potranno pertanto definire i propri percorsi progettuali con la dicitura Teatro in Gioco, né utilizzare le diciture “Spazio Fiaba-Teatro” o “Spazio Teatro Gioco”.

Utilizzare un Metodo significa conoscerlo profondamente in termini teorici e pratici e ciò non sarebbe certo possibile frequentando un corso o qualche seminario. E' necessaria una formazione completa, uno studio e possibilmente un tirocinio per mettere in pratica quanto appreso.

Per evitare spiacevoli equivoci da quest'anno abbiamo deciso di creare un elenco ufficiale con gli accreditamenti.

L'elenco delle strutture e degli operatori teatrali per bambini autorizzati ad utilizzare il Metodo Teatro in Gioco sarà disponibile sul nostro blog.

Per essere abilitati come operatori teatrali Teatro in Gioco è necessario frequentare  la formazione completa e superare un esame finale.


Per ulteriori informazioni e per i colloqui preliminari:
347/2417545
girasoliamoci@tiscali.it

Docente e coordinatrice dei corsi di formazione Teatro in Gioco: Helga Dentale
Docente dei corsi e seminari Teatro in Gioco: Fabio Filippi

Il programma formativo si riferisce alla sede di Roma.

Per conoscere i corsi di formazione e aggiornamento che svolgiamo nelle varie città d'Italia, o chiederci di attivare un corso c/o la vostra sede potete scrivere a: girasoliamoci@tiscali.it

lunedì 18 agosto 2014

Corso Nazionale per Operatori Teatrali per Bambini

Corso Nazionale per Operatori Teatrali per Bambini  (ottobre -dicembre 2015)

Formare gli adulti per educare i bambini. Fare teatro con i bambini non per indottrinarli ma per guidarli verso la sperimentazione, la creatività, la cooperazione. Fare teatro a scuola ha una fortissima valenza educativa e pedagogica. L'importante è sapere cosa fare e come farlo.
Ad ottobre riparte il corso per operatori teatrali per bambini, per costruire un percorso di alfabetizzazione teatrale per bambini attraverso il metodo H.Dentale-Teatro in Gioco.

Il corso (nato nel 2006) intende fornire strumenti tecnici e metodologie operative per essere in grado di condurre un percorso espressivo teatrale con i bambini attraverso Teatro in Gioco - Metodo Helga Dentale. 

IL CORSO SI RIVOLGE AD EDUCATORI, INSEGNANTI, E A TUTTI COLORO CHE INTENDONO LAVORARE COME OPERATORI TEATRALI CON I BAMBINI. 
TEMATICHE: pedagogia teatrale, tecniche di rilassamento, movimento corporeo e movimento creativo, respirazione ed uso creativo della voce, improvvisazione e giochi teatrali, pittura espressiva e gestuale, ritmo e danza creativa, la fiaba e la drammatizzazione. 
OBIETTIVI: conoscere e sperimentare tecniche teatrali e metodologie didattiche per lavorare con i bambini, conoscere e potenziare le proprie capacit espressive e comunicative, elaborare le proprie risorse creative, acquisire le tecniche e le conoscenze pratiche per strutturare un percorso di teatro creativo (espressione teatrale, movimento creativo, pittura espressiva) rivolto ai bambini della scuola dellinfanzia e della scuola primaria.

STRUTTURA DEL CORSO: * 9 incontri da 4 ore ciascuno per un totale di 36 ore didattiche;
* studio individuale (su testi indicati nel corso e dispense fornite negli incontri) ed elaborazione di una tesina finale;
FREQUENZA: * 4 sabato e domenica in orario pomeridiano: il sabato dalle 16.00 alle 20.00, la domenica dalle 14.00 alle 18.00;
* 1 sabato dalle 16.00 alle 20.00 (incontro conclusivo con discussione dell'elaborato finale);

Si rilascia: ATTESTATO DI FREQUENZA

Calendario XVI^ Edizione del CORSO

Calendario Incontri 
10-11 ottobre 2015
24-25 ottobre
2015
7-8 novembre
2015
21-22 novembre
2015
12 dicembre
2015

 
SEDE: Via Botero (Metro Colli Albani) - Roma -


Per maggiori info o per un colloquio: telefonare al 347/2417545 
oppure mandare una mail a: girasoliamoci@tiscali.it