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domenica 22 novembre 2015

GIOCHIAMO AL TEATRO!

Giochiamo al teatro: un incontro divertente e creativo per giocare con i bambini utilizzando gli elementi basilari del teatro.  
Un pomeriggio da attori! 


Ma essere attori non significa solo "recitare", è molto, molto di più! Significa giocare mettendo in campo corpo, voce, emozioni! La voce è tutta la esplorare, trasformare, sperimentare.. uno strumento che a volte sembra quasi magico! Il corpo nel gioco del teatro è gesto espressivo, strumento che serve a comunicare, a parlare anche senza usare le parole. Le emozioni sono tutte da scoprire! In una storia da leggere insieme, in un personaggio da interpretare. Questo è il fantastico regno del teatro, dove tutto è possibile: trasformarsi, giocare con l'immaginazione, inventare nuove situazioni.. 

Questi incontri hanno l'obiettivo di creare, in un contesto non scolastico (libreria, teatro) un clima favorevole per permettere al bambino di scoprire nuove opportunità espressive, di relazionarsi agli altri in modo creativo e costruttivo, di sperimentare le proprie risorse voce-corpo.
Si esplora in un clima privo di giudizio: non c'è niente da dimostrare! Si gioca, si sperimenta, si costruiscono nuove forme espressive insieme.
In ogni incontro diamo risalto alle tematiche base (voce-corpo-emozioni) attraverso varie attività elaborate con il Metodo Teatro in Gioco®:
giochi espressivi 
improvvisazioni teatrali
lettura e ideazione di storie 
creazione di personaggi teatrali

Quando e dove:
Sabato 28 novembre dalle 17.00 alle 18.00
Libreria Risvolti, Roma
Età dei bambini: dai 7 ai 10 anni
Condotto da Helga Dentale
Per info e prenotazioni: girasoliamoci@tiscali.it

www.teatroingioco.it

 

Recita si.. recita no.. Parliamone!

Un post, pubblicato sulla mia pagina fb che ha innescato una stimolante interazione di idee e commenti.. Argomento attuale e scottante: la recita nella scuola dell'infanzia!

"Ma lo spettacolo i bambini lo fanno alla fine? Si,vero?" "Comunque la recitina c'è alla fine dell'anno, giusto?" " Uno spettacolino giusto per permettere ai genitori di fare le riprese e le foto..? Si?!" Se dopo aver spiegato dettagliatamente obiettivi, principi pedagogici, motivando così le tue scelte didattiche e la tua ricerca espressiva ti senti chiedere queste cose dalle insegnanti o dalle coordinatrici credo che la prima educazione - all'ascolto, alle emozioni, alla "bellezza" che si può diffondere attraverso il linguaggio teatrale- andrebbe rivolta a loro, gli adulti, gli educatori. 
Non prendiamocela poi con i bambini se "non ascoltano", se vogliono "tutto e subito", se sembrano poco incuriositi.. Incuriositi da cosa? Da una battuta da ripetere e replicare all'infinito fino ad una presunta perfezione raggiunta? Magari con un bel cappello in testa a forma di orsetto! Questo si che è educare alla libertà espressiva, alla creatività. Questo si che permette ai bambini di scoprire, ascoltare, conquistare l'autonomia, il piacere di fare! Indubbiamente!!!!! Continuate con le recite a scuola mi raccomando.. nate nel 1600 nel contesto scolastico.. continuate ad utilizzare questa prassi educativa innovativa che fa tanto tanto tanto bene all'autostima dei bimbi così piccoli, dai 2 ai 5 anni.. è così gratificante per loro non capire perché ritrovarsi per giorni e giorni a fare le stesse prove.. così stimolante memorizzare sterilmente frasi e passi, è così divertente essere valutati il giorno della "recitina"..con tutti quegli occhi addosso, le telecamere, le fotografie.. Wow!!!! Quanto siamo attenti ai bisogni dei bambini!... 
Riformulo seriamente, cambia poco, solo un segno di interpunzione, ma la differenza è sostanziale: quanto siamo attenti ai bisogni dei bambini?
 
www.teatroingioco.it

Teatro e didattica inclusiva

"Quando faccio teatro il rumore che sento dentro si calma" mi dice un bambino di 5 anni. "Che bello! Sono contenta! Così questo rumore è meno forte, e ti dà meno fastidio" rispondo io. "Si..non mi dà quasi per niente fastidio, poco.. pochissimo..ma quasi niente quando giochiamo al teatro". Cosa intende esattamente con la parola "rumore"? Quando ho provato a chiedergli : "Ma che cos'è questo rumore che senti dentro?", lui è stato un attimo in silenzio guardandomi, poi in modo disarmante mi ha risposto: "Te l'ho detto: rumore!" Emozioni forse difficili da comprendere, da riconoscere e gestire? Oppure uno stato d'ansia, di agitazione? Questo rumore dentro..come è fatto? Di cosa è fatto? Vorrei poterlo capire, ascoltare con l'orecchio questo rumore..per trovare una risposta migliore. Una soluzione. Ma ho imparato in tanti anni di lavoro con i bambini che spesso non esiste una soluzione unica, pronta, magica. Ma ho imparato anche che possiamo fare tanto, con calma e pazienza. Sicuramente lui, considerato un bambino "oppositivo", che manifesta diverse difficoltà comportamentali, quando facciamo teatro si tranquillizza, sorride, collabora. Il teatro è e può essere strumento efficace per costruire una didattica inclusiva. Basta ricordarsi sempre che non stiamo lì con l'obiettivo di formare piccoli bravi attori - bambini modellati sulle nostre aspettative, bravi, silenziosi, attenti, composti- ma con la consapevolezza di utilizzare il linguaggio teatrale con obiettivi ben più alti, importanti, "sacri", fra cui: accogliere, gratificare, includere anche i bambini con difficoltà comportamentali e bisogni speciali.
Questo lo possiamo fare. Questo lo dobbiamo fare.
www.teatroingioco.it