Fin dall’antichità i più "anziani" creavano un momento di condivisione e scambio intorno al fuoco e, attraverso la narrazione di storie e leggende, tramandavano ai più piccoli la cultura e le tradizioni. Col tempo il racconto ha avuto ampia diffusione grazie ai mezzi di comunicazione che hanno consentito di aggiungere alla funzione di eredità, anche quella di svago e ricreativa.
Funzioni del racconto
Ascoltare un racconto,
oltre a favorire la produzione verbale e le abilità di ascolto,
consente al bambino di superare le difficoltà grazie al rispecchiamento e stimola la sua alfabetizzazione emotiva. Un bambino che ascolta un racconto si cala completamente in quel mondo e si immedesima nei suoi personaggi,
prende confidenza con i protagonisti, li conosce, li apprezza e gli
concede di entrare nella sua vita. Vive la loro esperienza, si
rispecchia in essi e, quando alla fine della storia si arriva a una
soluzione, si sente rassicurato e si rappresenta come artefice del proprio destino. Gli interpreti del racconto, inoltre, manifestano le loro emozioni e ciò consente al bambino di prendere confidenza con le proprie, denominarle e gestirle.
Tutto ciò conferisce al bambino un ruolo che va oltre quello del semplice ascoltatore. Nel libro "Io racconto...tu ascolti...insieme giochiamo", l’attrice e insegnante di teatro Helga Dentale, espone degli strumenti utili a rendere una semplice fiaba una fiaba interattiva, concedendo perciò al bambino di giocare un ruolo primario, partecipando attivamente con ogni linguaggio espressivo.
http://lifestyle.tiscali.it/socialnews/salute/Zurzolo/7718/articoli/Storie-favole-e-racconti-come-e-perch-leggerle-ai-bambini.html
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