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venerdì 30 gennaio 2015

Ecco il nostro primo QUADERNO DIDATTICO: il corpo narratore di storie

"Tutto ciò che vale richiede tempo. Una gravidanza,una zucca, una farfalla, l'amicizia, l'amore. Se lo aspettiamo, lo desideriamo, riconosciamo l'impegno che ha comportato, lo apprezziamo maggiormente. 
Ci meravigliamo davanti alla sua stessa esistenza".
 (C. L'Ecuyer)

Eccolo materialmente qui..a casa nostra: il nuovo libro! Mi emoziono aprendo lo scatolone..Fabio mi scatta una foto..e poi un'altra. Non smette più. Mi piace vivere di questo entusiasmo. Con lo stupore che c'è dietro e dentro ogni nostro progetto. Sembriamo due bambini che trovano un barattolo pieno di caramelle e sono ansiosi di assaggiarle! Nasce ufficialmente oggi la Collana Quaderni Didattici Teatro in Gioco ideata da me e da Fabio. Nata con il desiderio e l'obiettivo di trasferire in ogni libro/quaderno (mi piace l'idea del quaderno-libro..come spazio di lettura, riflessione e ricerca,  per nuovi spunti creativi..un quaderno didattico appunto!) un pò del nostro Metodo Teatro in Gioco. Al centro ci sarà sempre il bambino: tutti i percorsi proposti si rivolgono all'adulto (educatore, genitore, insegnante, operatore teatrale) con l'obiettivo di suggerire modalità operative, considerare e confrontare approcci e scelte educative e pedagogiche, ampliare conoscenze da mettere al servizio di progetti concreti da sviluppare.  Ci sarà spazio per tanti temi da esplorare e sperimentare direttamente sul campo -a scuola, al nido, in spazi di gioco e creatività- con i bambini dai 2 ai 10 anni. Dalla creazione di percorsi teatrali per il nido e la scuola dell'infanzia, al teatro da portare nella scuola primaria; dal lavoro espressivo con le maschere alla pedagogia della risata.. Ogni quaderno didattico affronterà una precisa tematica.

Partiamo con Il corpo narratore di storie: narrare, comunicare, raccontare storie attraverso il movimento. Un tema che mi coinvolge particolarmente perchè, osservando i bambini, lavorando con loro, mi accorgo sempre di più dell'importanza del corpo nel processo di apprendimento e crescita. Un corpo che non si esprime liberamente è come una mente che non è in grado di pensare. Il corpo non è solo il "contenitore" delle nostre storie -pensieri, emozioni, idee, ricerche - è soprattutto l'interprete protagonista di queste storie. 

Da qui la scelta del titolo. Il corpo narratore di storie: il bambino racconta storie attraverso il corpo continuamente e in modo spontaneo. Spesso questo istinto naturale viene soffocato dall'adulto: non correre, non ti dondolare, stai dritto, non ti buttare per terra, non strisciare, stai composto.. Ci sono momenti e luoghi per fare ogni cosa, certo. Ci sono momenti anche per stare composti, ci sono luoghi dove non è il caso di buttarsi per terra. Ma ci sono momenti e luoghi -spazi preziosi di gioco simbolico e narrazione spontanea- in cui il movimento del bambino non dovrebbe essere limitato, frenato, indottrinato. Nel libro, oltre che riflettere su questi temi, propongo diversi percorsi espressivi e teatrali da sviluppare con i bambini del nido e della scuola dell'infanzia, partendo dal corpo. Per mettere il movimento corporeo al centro di percorsi espressivi da costruire insieme ai bambini, per portare il corpo come strumento di relazione e comunicazione al centro di un approccio didattico da promuovere e valorizzare. Fiabe corporee, narrare attraverso il movimento, trasferire la narrazione del corpo in altri linguaggi espressivi. Nel libro sono spiegati ed illustrati due interi percorsi progettuali da sperimentare con i bambini nell'arco di diversi incontri, per creare con loro uno spazio di gioco teatrale e narrazione corporea.

La presentazione ufficiale del libro ci sarà sabato 7 febbraio, alle 17.30, presso la Libreria Risvolti, via Sestio Calvino 73.

.. Per parlare di questi temi..cercare una "pedagogia del corpo" da accogliere e da adottare..per conoscere i percorsi operativi proposti nel libro.. Per uno spazio di condivisione e scambio creativo e costruttivo. Vi aspetto!

"Se fossi in grado di dire a parole ciò che rappresento con la danza, non avrei mai danzato" (Isadora Duncan)  

" Mi respira il corpo quando mi muovo" (Alessia, 5 anni)

Titolo:Il corpo narratore di storie
Autore: Helga Dentale
Data di uscita: Gennaio 2015
Pagine: 68
ISBN:
9788891173010
Prezzo: 11,00
su ibs sconto 15%

giovedì 29 gennaio 2015

E' iniziato ALFABETO TEATRALE

..Torno stanca ma piena di soddisfazione! Prima plenaria del percorso di formazione complementare per educatrici ed insegnanti di Roma Capitale. Corso Alfabeto teatrale. Circa 70 educatrici ed insegnanti. L'inizio è sempre un momento complesso: si deve rompere il ghiaccio..si deve creare una dimensione dialogica fatta di scambio, stupore, voglia di ascoltare e di fare. E il momento che le insegnanti vivono è molto delicato, difficile..c'è stanchezza, c'è malumore.. Un'insegnante potrebbe quasi chiedersi: cosa mi formo a fare se non viene riconosciuto il valore del mio operato, del mio ruolo? 
Eppure nel nostro incontro formativo mi sono trovata davanti ad un gruppo di insegnanti motivate, appassionate..con tanta voglia di acquisire nuovi strumenti operativi. E' stato un inizio importante per me: ho toccato con mano, ancora una volta, la passione che c'è alla base di questa scelta. Insegnare. Senza passione è impossibile. Per mille, troppo motivi. Vale anche per me. Come affrontare un lavoro come questo -le difficoltà, la pressione, le aspettative degli altri - senza passione come forza motrice? E, cosa ancora più importante: come strasmettere ai bambini passione -che sia per la matematica o per il teatro, per l'arte, la storia..per la conoscenza..in poche parole: per la vita - senza passione? 
Sarò fortunata..o sarà che il tema che tratto piace, incuriosisce, affascina..ma la passione è un elemento che non manca quasi mai nelle mie esperienze come docente: ho trovato praticamente sempre, compreso oggi, insegnanti che credono nel proprio lavoro, che credono nella formazione e hanno voglia di farla. E aver voglia di ascoltare, scrivere, provare, domandare con curiosità e in modo costruttivo, dopo un'intera giornata di lavoro, può essere mosso solo da passione.Sono state tre ore piene, fra appunti presi, domande, confronto..Fiabe interattive da sperimentare. Applausi che mi hanno fatto molto piacere. Un'insegnante sorridendo mi ha detto "Ne ha presi tanti di applausi oggi dottoressa!" E' vero..e ringrazio. Perchè il senso di fare formazione per me è questo: sentire il piacere di chi mi ascolta. Sentirmi utile e funzionale per qualcosa che avrà una ricaduta positiva sulla prassi educativa, su una modalità operativa da utilizzare e quindi sul bambino. 

Perchè al centro di ogni riflessione, di ogni ricerca, di ogni scelta educativa c'è e deve esserci sempre lui: il bambino. Come individuo ricco, competente,che agisce attivamente per costruire la propria personalità, per affermare la propria individualità, per conquistare autonomia. E il linguaggio teatrale a scuola serve a questo. E - che bello!!!!- trovare tutte le insegnanti in sintonia con questi principi, accogliere già da oggi la possibilità di "sradicare" la struttura granitica della recita finale per cercare un'alternativa più adatta alle esigenze del bambino! Siamo partiti da lontano..dal teatro che nasce dal rito..per arrivare a definire un percorso teatrale a misura di bambino, attraverso il Metodo Teatro in Gioco. Abbiamo cominciato oggi..di strada da fare ne abbiamo ancora molta..tanti percorsi da elaborare e costruire insieme..ed è stato un ottimo inizio!

martedì 27 gennaio 2015

ALFABETO TEATRALE.. costruire un linguaggio teatrale a misura di bambino

Una nuova avventura sta per iniziare: partirà a breve il nuovo corso per la formazione complementare delle educatrici e delle insegnanti di Roma Capitale, Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici. Mi occupo di questo nuovo corso di formazione, l'ho ideato e modellato partendo da una riflessione sostanziale: cosa significa fare teatro con i bambini così piccoli, e soprattutto "come si fa"? 
Lavoro da anni su questo, sia direttamente in campo con i bambini che come formatrice.. diciamo che senza l'esperienza diretta maturata in tanti anni con i bambini non sarei diventata  docente per la formazione! Per il mio modo di concepire la formazione sarebbe stato impossibile. Si può insegnare qualcosa che non si conosce veramente? 

Quindi si parte dell'esperienza, chiaramente, che deve diventare un dato non soggettivo però, deve divenire un percorso di scoperta e di nuove conoscenze a disposizione di tutte le insegnanti, nel rispetto delle loro diversità, delle loro competenze acquisite, delle risorse individuali e derivanti dalla propria storia personale e lavorativa. Ho 270 insegnanti iscritte al mio corso..su questo "grande" numero ho dovuto riflettere profondamente: chi sono io per dire a 270 persone, che arrivano al mio corso con il proprio bagaglio personale, vissuto nella realtà scolastica, scelte pedagogiche e didattiche, come posso io dirgli: il teatro si fa così. E con quale diritto? Con quale prestesa di aver ragione, di possedere la verità assoluta nel campo della pedagogia teatrale? E infatti non sarà questo il senso o l'obiettivo del corso. 

Alfabeto teatrale è un corso di formazione per proporre alle educatrici e alle insegnanti una modalità operativa per creare e condurre laboratori teatrali per bambini. Utilizzeremo il Metodo Teatro in Gioco come una metodologia da sperimentare insieme, da conoscere, esplorare e riportare a scuola con i bambini. Non perchè sia la metodologia migliore al mondo (non sono certo io a poterlo dire!) ma perchè, avendola ideata, è quella che so utilizzare e trasferire, attraverso la costruzione di strumenti operativi concreti, attraverso una formazione incentrata sullo scambio sinergico, sul confronto costruttivo con le insegnanti. Io metterò in campo proposte, spunti creativi e di riflessione, percorsi operativi da esplorare e sperimentare concretamente. Metterò in campo un'idea di teatro come "esperienza" creativa ed espressiva da vivere, incontro dopo incontro, con i bambini, in un percorso in continuo divenire. Forse avremo punti di "scontro" dialogico, lo ipotizzo, lo immagino.

Alcune proposte che lancerò saranno impopolari e andranno a "demolire" delle strutture radicate e monolotiche..strutture mentali ancor prima che attività didattiche concrete. La RECITA... ecco, sicuramente un grande elemento di discussione. Perchè non farla? Perchè se l'abbiamo sempre fatta? Perchè visto che i genitori la "richiedono"? Sono domande che ho sentito tante volte. Oggetto di confronto, scambio, riflessione reciproca. Non voglio convincere nessuno a cambiare idea o prassi educativa. Voglio solo approfondire il discorso, esplorare la tematica dal punto di vista pedagogico, mettere al centro del dibattito il bambino, come unico interprete protagonista dell'atto performativo richiesto e quindi partire da lui: dalla sua posizione in merito. Quindi la vera, centrale domanda diventa: la recita risponde alle esigenze di un bambino del nido o della scuola dell'infanzia? O è un bisogno dell'adulto? Su questo ci confronteremo ma senza giudizi o pregiudizi. Insieme alle insegnanti costruiremo un percorso operativo, struttureremo il nostro alfabeto teatrale, e ognuna potrà fare le proprie valutazioni partendo da nuove consapevolezze, da un punto di vista diverso, da un'idea più ampia e globale del "fare teatro a scuola".

Giovedì la prima plenaria: inizieremo a costruire il nostro vocabolario teatrale a misura di bambino partendo dalle origini del teatro, analizzando il rapporto esistente fra il teatro e la didattica (quando e come il linguaggio teatrale entra nella scuola?) , cercando di cogliere la valenza pedagogica del linguaggio teatrale...Si parlerà di immaginazione e fantasia..( "La logica ti porterà da A a B, l'immaginazione ti porterà dappertutto" diceva Einstein) di stupore..(il teatro è il luogo privilegiato dello stupore :è il luogo dove tutto è possibile!) di pedagogia dell'ascolto..di pedagogia del gioco..  E da qui cominceremo a conoscere e sperimentare strumenti operativi: ci mettiamo in gioco per creare un laboratorio teatrale a misura di bambino.

 Sarà una ricerca ricca di stimoli.. Come si costruisce la struttura di ogni incontro da proporre ai bambini? Un intero percorso da delineare, strutturare, sperimentare direttamente. Creare un'identità chiara del laboratorio teatrale, attraverso attività e giochi teatrali. Utilizzare le fiabe interattive. Interpretare i personaggi teatrali. Ci sorprenderemo scoprendo che molte attività modellate a misura di bambino, trovano origine nella pedagogia teatrale di maestri come Stanislavskij o Grotowski.. Affascinante e curioso ritrovare un pò di storia del teatro e delle metodologie del 900 nei giochi teatrali che proponiamo ai bambini dai 2 ai 5 anni! 

L'obiettivo non è trasformare educatrici ed insegnanti in delle "esperte teatrali"; è fornir loro una modalità operativa per utilizzare il linguaggio teatrale con i bambini, come strumento espressivo e creativo. Creare laboratori teatrali con i bambini, a scuola, come spazio di ascolto condiviso, relazione armoniosa, gioco simbolico, narrazione, esperienza creativa. Questo è il grande obiettivo: portare il teatro a scuola con la consapevolezza della ricchezza di segni, forme e simboli che caratterizza il linguaggio teatrale. Ecco che il teatro non si chiude su se stesso annullando le sue valenze più profonde per far emergere solo gli aspetti prettamente formali e superficiali - rappresentazione, dimostrazione, esibizione - ma può essere esplorato nella sua globalità. Ed è questa globalità che permette al bambino di vivere, nell'esperienza teatrale, il cambiamento e il processo di apprendimento e crescita. Attraverso il gioco simbolico, il movimento corporeo, la libera espressione creativa, la relazione. Teatro è...  lo scopriremo insieme rispondendo ad una domanda-chiave: "inculcare" il teatro o "educare" al teatro?

Ho inserito, all'inizio, un disegno che ho fatto con l'idea di sintetizzare e fissare attraverso una rapprentazione iconica il significato di un percorso teatrale. TEATRO è il linguaggio da cui partire, è il nostro seme da cui iniziano a nascere e a farsi strada nuovi germogli. Non è un "sapere" che si trasmette seguendo un'unica direzione..è una risorsa che genera e si nutre di altre risorse. Questo approccio ti permette di vivere ogni volta un'esperienza nuova, di mettere in atto pienamente il principio del "qui e ora" perchè è solo qui e ora che quell'attività avrà quel preciso significato e seguirà quello sviluppo.. Domani il gioco cambia. Rallenta o prende il largo. C'è una nuova scoperta da fare. O si ritorna su un'attività già sperimentata ma con occhi nuovi, con emozioni diverse. Non c'è l'ansia di dover raggiungere un traguardo già stabilito. Non c'è nulla di preconfezionato. Qui e ora. Resta lo stupore, il piacere, il significato profondo di ogni attimo da condividere nel gioco teatrale.

sabato 10 gennaio 2015

IL SITO DEL METODO HELGA DENTALE TEATRO IN GIOCO www.teatroingioco.it

Un nuovo "strumento" operativo è pronto!!!! 
Ecco come abbiamo passato gran parte dei nostri giorni di festa! A scrivere, leggere, costruire questo nuovo progetto...ascoltando musica, e lasciando scorrere il tempo senza sentirlo.. sono volate le ore guardando il monitor, modificando, inserendo, cambiando, confrontandoci, ridendo e lavorando.. 
Ed ora:
Il sito METODO HELGA DENTALE TEATRO IN GIOCO è finalmente on line!!!! Grazie a Enrico per la professionalità e la pazienza a Fabio per aver condiviso con me il progetto, la grafica, i contenuti.. A Serena, Marco, Simona, Laura, Annamonica che, dando una sbirciatina in fase di creazione, ci hanno dato suggerimenti preziosi. Il sito racconta del Metodo, dei nostri percorsi, illustra i progetti che svolgiamo con adulti e bambini..dai corsi di formazione ai laboratori nelle scuole..dai libri di fiabe interattive agli spettacoli per bambini.. E si arricchirà ulteriormente attraverso nuovi contenuti, pensieri, altri progetti. 
Abbiamo cercato semplicità e chiarezza (speriamo di esserci riusciti! L'obiettivo era quello!), una grafica "pulita" e un gusto minimalista, che rispecchia il nostro modo di fare e di concepire il binomio teatro-bambini: senza orpelli inutili, senza fronzoli.  Abbiamo inserito le parole-chiave che descrivono i punti salienti del nostro lavoro con il Metodo Teatro in Gioco: Il Metodo, la formazione, i laboratori per bambini, gli spettacoli, i libri.. Sicuramente ci saranno nuove cose da aggiungere e qualcosa da modificare.. Intanto la storia di questo nuovo sito inizia!
Spero vi piaccia! Buona navigazione.
www.teatroingioco.it