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mercoledì 6 maggio 2015

E LE MAMME NON STANNO A GUARDARE..

Un laboratorio che si conclude con uno spazio di narrazione interattiva rivolto alle mamme. Come, niente recita? Ovviamente no! Niente lezione aperta? No..questa volta il laboratorio si conclude con l'idea di "creare storie" con le mamme e di raccontargli, attivamente, la nostra esperienza con i bambini. Un incontro voluto dalla coordinatrice e definito sin dall'inizio. Laboratorio di fiabe interattive, ovvero spazio di gioco, narrazione, storie e personaggi. Fra i progetti da me ideati è quello che amo di più perchè mi permette di esplorare un percorso espressivo assolutamente libero e ricco di forme da sperimentare. E così, oggi a scuola, spazio alle mamme che hanno partecipato attivamente ad un incontro-laboratorio. Ascoltare, condividere, mettersi in gioco, ridere, immaginare. Hanno sperimentato esattamente ciò che vivono i bambini. Dalla borsa delle storie al saluto finale. E le mamme hanno anche creato una storia...fogli, pennarelli, una traccia da seguire e tanta fantasia. Credo che questa idea di "spazio finale" abbia delle potenzialità incredibili! Permette ai genitori (perchè estenderei l'invito anche ai papà) in modo giocoso di conoscere e condividere contenuti, valenze, strumenti operativi del percorso espressivo svolto con i bambini, rendendoli partecipi e maggiormente consapevoli. E accende una piccola luce su un argomento sostanziale: l'importanza di raccontare fiabe ai bambini. 

E questo aspetto è stato colto da quasi tutte le mamme presenti. C'è chi mi ha fatto domande, chi ha riconosciuto modalità e storie narrate dai bambini a casa "Ecco cos'è il tappeto volante! Ora ho capito", "Questa storia me l'ha raccontata, si..questa con lo gnometto che suona il trombone!", " Mi parlava sempre di queste scatoline con dentro le emozioni, ora le conosco anche io!" e tanti altri commenti di questo tipo. E che dire della mamma che ha preso appunti durante l'incontro e alla fine mi ha detto: "Voglio farla anche io una borsa delle storie. Così mi metto a raccontare a casa con mio figlio". Dico che questo voleva essere il senso! E credo sia arrivato, a tutte... o quasi. 

E se uscendo da scuola, dopo tanti sorrisi e abbracci con i bambini, dopo tanti ringraziamenti da parte delle mamme.. se ad un passo da me, quella mamma che sembrava uscita da una sfilata di moda ha provocatoriamente detto: "Questi sono venuti solo a farsi propaganda per l'anno prossimo. Ma invece di stare seduta un'ora a sentire e a scrivere storie fatemi vedere mio figlio che recita, no?".. penso che forse no.. il messaggio non è arrivato proprio a tutti. Peccato, per chi si è perso un'opportunità per stare in ascolto, per mettersi in relazione con i bambini in modo creativo e sano. Peccato che ci sia ancora chi pensa che tutto sia un'esibizione, qualcosa per mettersi in mostra, per vendersi. Non stupisce che persone così si aspettino un'esibizione anche dal proprio figlio di tre anni. E invece no. Oggi i bambini non hanno dovuto dimostrare niente a nessuno e io non ero lì per farmi "propaganda"...termine che la dice lunga! No, ero lì per concludere un progetto, in un modo insolito e bello, con tutta la mia passione. Come sempre.

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