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venerdì 4 novembre 2016

LE MANI..uno strumento per conoscere e creare

E se recuperassimo il valore del fare con le mani? Mani per creare, sentire, costruire.. Nell'era del digitale rischiamo di dimenticare il ruolo pedagogico delle mani: strumenti per conoscere lo spazio, esplorare i sensi, comunicare... Perché non immaginare più laboratori incentrati sul "fare"? E non solo con i piccolissimi. Anche i bambini più grandi, della scuola primaria, hanno bisogno di sperimentare attività pratiche, operative, manuali. Attività che, dalla pratica del fare, sviluppano abilità e costruiscono significati, simboli, si traducono in linguaggio espressivo e creatività. L’immagine dell’homo faber, artefice, artigiano, costruttore, capace di creare, forse è un po’ sbiadita. Oggi le mani servono soprattutto per digitare tasti. Le ricerche incentrate sulle mani come strumento primario di conoscenza e creatività, che ci riportano alla Montessori, al Movimento di Cooperazione Educativa, a Zavalloni (pensiamo al“diritto all’uso delle mani”) - solo per citare alcuni percorsi educativi – dovrebbero essere riprese, approfondite, valorizzate oggi a scuola. Il progetto pedagogico legato alla fiaba“Caterina e Giacomone” è una goccia nell’oceano. Ma una goccia che viaggia in questa direzione. Appartengo a quella schiera di persone che invece di dire “tanto non cambia niente” preferisce pensare: goccia dopo goccia, insieme, noi diventeremo l'oceano. 
 
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