"L'educazione a vivere deve favorire, stimolare una delle missioni di
ogni educazione: l'autonomia e la libertà della mente. Non c'è autonomia
della mente senza dipendenza da ciò che la nutre, cioè dalla cultura,
nè senza coscienza dei pericoli che minacciano questa autonomia..
L'educazione alla libertà della mente comporta non solo la
frequentazione degli scrittori, dei pensatori e dei filosofi, ma anche
l'insegnamento di che cosa è la libertà: la libertà di pensare è la libertà
di scelta fra le diverse opinioni, teorie e filosofie.. Più il grado di
scelta è elevato, più grande è la libertà." Edgar Morin, "Insegnare a
vivere. Manifesto per cambiare l'educazione". Abbiamo o no noi adulti
educatori una grandissima responsabilità in merito al grado di scelta
che offriamo ai bambini per diventare pensatori autonomi, individui
liberi e creativi? Siamo noi a trasferire l'esempio. Noi suggeriamo
proposte e modelli da seguire e da scegliere. Noi coltiviamo mediocrità o
bellezza. Televisione spazzatura, videogiochi, giochi privi di
creatività, relazioni sterili prive di dialogo, un abbrutimento
culturale che offre al bambino un tempo di scarsa qualità. Oppure libri e
giochi da condividere, musei e arte, passeggiare nella natura,
dialogare e confrontarsi, ascoltare la musica, guardare le nuvole e
immaginare una storia, preparare un dolce insieme, dipingere e
raccontare.. Un tempo ricco di ben altri significati, forme, segni e
sogni da costruire.
www.teatroingioco.it
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