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martedì 6 maggio 2014

Aiutami a fare da me.. il senso per me della formazione

 Prima considerazione del giorno: Oggi a Roma grande manifestazione. I dipendenti comunali (fra cui gli insegnanti), scesi in piazza questa mattina contro i possibili tagli ai loro salari, si dicono "esausti e umiliati".

Seconda considerazione: Formazione come ricerca, scoperta, ricchezza. "Aiutami a fare da me" era il motto di Maria Montessori che ha segnato un nuovo modo di insegnare ai bambini nella storia della pedagogia.
Io utilizzo questo approccio e lo applico nel mio Metodo Teatro in Gioco, per giocare al teatro con i bambini. E, di conseguenza, anche il mio modo di formare educatori ed insegnanti riflette questo stesso sentire, percepire, concepire il senso stesso della formazione.
Cerco di essere, attraverso la mia metodologia operativa e il programma didattico che svolgo, uno strumento per permettere di: acquisire nuove conoscenze e competenze, acquisire nuove risorse attraverso l'osservazione, la sperimentazione diretta e la pratica.
Risorse. Strumenti operativi. Sempre di più tornano questi termini quando mi confronto con le insegnanti che frequentano i corsi. E' forte, dominante, l'esigenza da parte loro di usufruire di una formazione "pratica", modellata sulle necessità concrete e reali delle insegnanti (in funzione ovviamente dei bambini); pensata e costruita per diventare un'opportunità di confronto costruttivo, di scambio, di crescita per arricchire il proprio bagaglio di competenze specifiche.

Ora, le due considerazioni, stranamente trovano un punto comune:
Oggi in particolare scrivo con grande soddisfazione, dopo un incontro di formazione con le insegnanti di Roma Capitale, giustamente stanche per aver dovuto trascorrere la giornata a rivendicare i propri diritti in piazza, davanti ai palazzi del potere (diritti..e non privilegi).. stanche eppure presenti alla formazione, totalmente coinvolte e partecipi, piene di entusiasmo, voglia di formarsi e confrontarsi con il tema proposto, la fiaba interattiva. Alla fine di una giornata difficile mi hanno ringraziato per l'incontro formativo, perchè il tema le ha incuriosite e appassionate, perchè la modalità di apprendimento è stata piacevole e stimolante, perchè secondo loro oggi hanno ricevuto strumenti utili e concreti da utilizzare in classe con i bambini! Non potrei essere più soddisfatta! Questo "ritorno" è il motore trainante per me!
Credo così tanto nella valenza della formazione che ricevere queste considerazioni e questo entusiasmo da parte delle insegnanti mi riempie di nuova linfa vitale.

E ancora, dopo il primo incontro di formazione (3 maggio) che ho svolto per le educatrici di un asilo nido, per la Provincia di Grosseto che ha finanziato il progetto, sento che la direzione è davvero quella giusta! Abbiamo lavorato tanto (8 ore di seguito) e bene, mettendo in campo il linguaggio teatrale da utilizzare con i bambini così piccoli. E così abbiamo iniziato a costruire uno spazio fiaba-teatro fatto di narrazione, ascolto, condivisione, gioco. Mi è piaciuto molto il modo di mettersi in gioco delle educatrici, pronte a  mettersi in discussione, aprirsi a nuove esperienze espressive, desiderose di provare e sperimentare. E' l'approccio giusto per apprendere e crescere. E' un bel lavoro iniziato a Grosseto..e c'è ancora tanto da fare nei prossimi due incontri. E già un primo, grande risultato: quella che da sempre è stata la "recita" di fine anno è diventata la "festa" di fine anno! Si sposta lo sguardo, si cambia prospettiva: non ci dobbiamo aspettare niente di formale da un bambino, non puntiamo ad un risultato finale. E' libera espressione. E' sperimentazione pura. Apprendere, crescere, imparare con i propri tempi (ogni bambino i suoi, che sono unici e speciali). Senza forzature, senza dover dimostrare. Iniziamo a cambiare le aspettative degli adulti (genitori, insegnanti) e faremo un lavoro più coerente, più sano, modellato davvero sulle esigenze dei bambini.

Siamo un pò come giardinieri..a noi il compito di seminare con consapevolezza, con amore e passione..e poi, aspettiamo, semplicemente.

E ora buonanotte..vi lascio con una frase che a me piace molto:

 "Puoi dargli calore e umidore e poi deve crescere" (L. Wittgenstein) 




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